IL GOVERNO ITALIANO NON E’ RIUSCITO AD AFFOGARLI: I 58 PROFUGHI DELL’AQUARIUS DIVISI TRA FRANCIA, SPAGNA E PORTOGALLO
GIORNATA DI LUTTO PER I RAZZISTELLI, E’ ANDATA MALE, ESISTONO ANCORA PAESI CIVILI… ONDE ALTE 5 METRI METTEVANO A RISCHIO LE VITE… 37 SONO LIBICI CHE SCAPPANO DAL PORTO SICURO DI SALVINI
E’ il Portogallo ad annunciare che la soluzione per la Aquarius è stata trovata.
I 58 migranti della nave umanitaria, da cui questa mattina era partito un appello ai paesi europei a fornire un approdo urgente per le condizioni meteo in peggioramento, dovrebbero essere Portogallo, Spagna e Francia.
Una soluzione ancora non confermata dagli altri paesi coinvolti.
La soluzione a tre sarebbe nata su iniziativa della Francia.
La nave, però, si trova ancora molto lontana dai porti di uno dei tre paesi e le onde alte cinque metri che la nave affronterebbe nel suo percorso sembrano proibitive.
La Aquarius si trova a metà tra Libia e Malta e proprio il porto de La Valletta sarebbe il più vicino.
” La scelta è indifferente – dice Alessandro Porro, operatore di Sos Mediterranee a bordo della nave – abbiamo la necessità di sbarcare le persone in un porto che sia sicuro e questo naturalmente esclude la Libia. Stiamo navigando verso Malta non perchè ci fermeremo lì ma perchè le condizioni meteo stanno peggiorando, ci aspettiamo onde alte cinque metri e stiamo cercando riparo in una zona migliore”. “Abbiamo tentato più volte di andare verso nord per uscire dalla zona Sar – spiega il soccorritore – ma siamo stati richiamati indietro da soccorsi che non sono stati poi terminati a causa di una mancanza completa di coordinamento con la guardia costiera libica che non ha mai risposto alle nostre chiamate di soccorso. Siamo dovuti passare attraverso la guardia costiera italiana che però non ha poi preso in carico la situazione”.
“È chiaro che non bisogna fare quattro o cinque giorni di mare. Lo sbarco deve avvenire presto e il porto più vicino è quello di Malta”.
Il governo francese aveva fatto sapere di cercare una soluzione europea e l’ avrebbe fatto in autonomia senza passare dalla Commissione europea.
“A questo stadio non siamo stati contattati dalle autorità francesi su questa questione”, ribadisce la portavoce della Commissione. “In termini legali, anche se non ha bandiera europea, l’Aquarius può chiedere di sbarcare negli Stati membri e gli Stati membri possono autorizzarlo”, ha continuato, augurandosi che “una soluzione sia trovata”.
Durante il video, il soccorritore parla anche del caso della bandiera. “Panama, sotto pressioni italiane, ci vuol far revocare la bandiera – sottolinea -. Le accuse che ci vengono rivolte sono quelle di non aver consegnato le persone soccorse ai libici. Facendo questo noi avremmo violato la convenzione di Amburgo e la convezione di Ginevra. La realtà che viene raccontata è molto diversa dalla realtà dei fatti”.
A bordo dell’Aquarius, insieme ai 58 migranti, c’è anche un cagnolino. Se lo è portato dietro una famiglia di libici sul barcone soccorso domenica scorsa.
Su quella barca c’erano 47 persone tra cui 37 libici. Anche loro cominciano a scappare, insieme a migranti di altre nazionalità giunti nel loro Paese per tentare la traversata.
(da agenzie)
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