IL GOVERNO VA AVANTI SALVO CHE NEL M5S PREVALGA LA LINEA DI BATTISTA
CONTE RICEVE SEPARATAMENTE SALVINI E DI MAIO( CHE SARA’ SALVATO DAL SOLITO VOTO SU ROUSSEAU CHE NESSUNA ENTITA’ TERZA CONTROLLA)
Due ore di colloquio con Matteo Salvini. Poi è il turno di Luigi Di Maio. Il premier Giuseppe Conte fa le sue consultazioni a Palazzo Chigi dopo le elezioni Europee di domenica che hanno visto la vittoria della Lega e un Movimento 5 Stelle in grande difficoltà .
Dopo il confronto con Conte, il vicepremier leghista riunisce i suoi parlamentari alla Camera e afferma: “Con Conte c’è stata piena sintonia sulle tante cose da fare. Ma gli ho detto di fare presto e bene. Dobbiamo continuare come fatto negli ultimi mesi, considerando chiusa la parentesi delle polemiche e degli insulti dell’ultimo mese. Una cosa che considero elettorale. Certo che se continuano gli insulti non ci sono altre maggioranze…”.
Dal Carroccio, però, precisano che si va avanti a meno che non prevalga la linea di Di Battista.
I due alleati, a parte qualche stringato messaggio, non si parlano da tempo, da quando la campagna elettorale era arrivata alle battute finali e i toni si erano alzati a tal punto da sfociare anche negli insulti.
Il ministro dell’Interno ora si muove da premier virtuale e il governo è in stallo totale. Anche il Consiglio dei ministri, che si sarebbe dovuto tenere in settimana per approvare il Decreto Sicurezza bis, dovrebbe slittare a data destinarsi.
Di Maio ha la necessità di rimettere in ordine il partito mentre il leader leghista continua a dettare l’agenda.
Tra i primi punti la flat tax e anche di questo avrebbe parlato con il premier. Dopo settimane di silenzio, non è un caso, se oggi è tornato a parlare Armando Siri, il sottosegretario leghista indagato per corruzione che i 5Stelle hanno fatto dimettere e che dopo il voto Salvini ha ringraziato pubblicamente, come a voler provocare ancora una volta l’alleato.. e domani si potrebbe aprire il caso di Edoardo Rixi, che attende una sentenza di primo grado che, se contenesse una condanna, aprirebbe uno scontro fra M5S e Lega.
Per adesso il premier Conte cerca una mediazione, un modo per ricucire i rapporti tra Salvini e Di Maio e capire soprattutto se ci sono ancora le condizioni per andare avanti nell’esperienza di governo.
Da parte sua il presidente del Consiglio ha ribadito di non avere alcuna intenzione di farsi commissariare dal vicepremier leghista. “Decido io se andare avanti”, ha detto e le rassicurazioni di Salvini, in un contesto così logorato, servono a poco.
(da “Huffingtonpost”)
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