IL MINISTRO DELL’INTERNO LIBICO A ROMA PARLA DI 300.000 SFOLLATI E BUSSA COME SEMPRE A QUATTRINI
L’ITALIA CHIEDE MODIFICHE AL MEMORANDUM PER GARANTIRE IL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI, I LIBICI SONO IMPRESENTABILI
Il ministro dell’Interno libico Fathi Bashaga ha trascorso quasi l’intera giornata a Roma, nelle ore in cui il memorandum Italia-Libia si è rinnovato in automatico dopo tre anni dalla firma. Anche se dalla Farnesina garantiscono che saranno apportate modifiche. Il primo dato è politico.
Questa mattina Bashaga ha incontrato il suo omologo Luciana Lamorgese al Viminale. Il colloquio è stato lungo, approfondito e a tratti anche complicato, dal momento che la Libia, prima di tutto, ha chiesto all’Italia una presa di posizione politica che faccia chiarezza sull’appoggio, del nostro Paese, al governo di accordo nazionale di Fayez al Serraj. In pratica, è ciò che emerge, nell’ultimo anno la politica estera italiana non è stata chiara oscillando tra le posizioni di al Sarraj e quelle del generale Haftar. Inoltre, andando alle ricadute pratiche, il ministro libico ha chiesto all’Italia aiuti materiali per gestire una situazione molto difficile dopo mesi di guerra. In questo momento nel paese africano ci sono 300mila sfollati, che potrebbero essere pronti a partire, creando dunque davvero una bomba immigrazione.
A quest’emergenza si aggiunge la chiusura di cinque campi per migranti che si trovavano sulla linea del fuoco ed è emersa l’esigenza di attivarne di nuovi e proprio su questo fronte sono stati chiesti aiuti materiali all’Italia.
Lamorgese ha espresso completa disponibilità a proseguire la collaborazione, fermo restando che gli aspetti politici del rapporto tra i due Paesi sono gestiti da Palazzo Chigi e dalla Farnesina, che stanno lavorando agli emendamenti da proporre al Memorandum, che si è appena rinnovato per un altro triennio.
Sul miglioramento delle condizioni dei campi per migranti, punto centrale per l’Italia, si punta a un piano che coinvolga Europa ed organismi internazionali, come l’Onu e l’Unhcr, per dare il segno tangibile che si stia lavorando per garantire i diritti umani, come chiedono in queste ore una parte del Pd e il Movimento 5 Stelle.
Inoltre la Libia ha chiesto un maggiore impegno all’Italia e all’Europa per quanto riguarda la frontiera sud, quella con il Ciad e il Niger, dove c’è un problema di controllo del territorio. Tuttavia, in questa fase, è molto difficile per il nostro Paese capire chi controlla quel territorio e quindi come muoversi.
Lasciato il Viminale, il ministro Fathi Bashaga si è diretto alla Farnesina per incontrare Luigi Di Maio.
Il titolare della Farnesina ha annunciato inoltre che l’Italia presenterà presto “una serie di emendamenti al fine di migliorare i contenuti del memorandum bilaterale in materia migratoria del 2017, con particolare riguardo al rispetto dei diritti di migranti e richiedenti asilo”.
Sul Memorandum, in questi giorni, hanno attaccato sinistra e parte del Pd, invocando il rispetto dei diritti umani come precondizione per continuare la collaborazione con Tripoli. Il tema è stato affrontato anche nei colloqui di oggi, che hanno visto pero’ Bashaga far presente le condizioni della Libia.
(da “NextQuotidiano”)
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