IL POLITICO INTERSCAMBIABILE: POSSIBILE CANDIDATO SINDACO PD A TRAPANI, CERTO CANDIDATO CONSIGLIERE FLI A PALERMO
SUCCEDE IN SICILIA DOVE SEBASTIANO TUSA, SOVRAINTENDENTE AI BENI CULTURALI DELLA PROVINCIA STA RIFLETTENDO SULLA PROPOSTA DI CANDIDATURA A SINDACO DI TRAPANI OFFERTAGLI DAL PD… PECCATO CHE ALLO STESSO TEMPO SIA CANDIDATO A PALERMO CON FUTURO E LIBERTA’
Eccola l’ultima frontiera della politica italiana: dopo i numerosi casi di trasformismo lampo, o quelli di cumolo indiscriminato di cariche, anche lo steccato finale è stato superato: riuscire cioè a unire le due cose in un sol uomo.
Che, in questo caso, si chiama Sebastiano Tusa.
Il 60enne Soprintendente ai Beni Culturali della provincia di Trapani, infatti, è stato scelto dal Pd come candidato a sindaco per il centrosinistra della città siciliana.
Solo che, allo stesso tempo, Tusa è candidato al consiglio comunale di Palermo. Col Pd? No. Con Fli, che a sua volta appoggia la candidatura a primo cittadino di Alessandro Aricò – contro quella di Fabrizio Ferrandelli, sostenuto dal Pd.
La candidatura a sindaco di Trapani – città capoluogo di provincia, 70mila abitanti – sarebbe stata proposta dai dirigenti del Pd locale a Tusa, che dopo qualche riflessione avrebbe risposto che sì, alla fine si può fare.
“Accettata con riserva”, scrivono i siti di informazione locali.
I quali aggiungono altri particolari: adesso il Pd trapanese, evidentemente convintissimo della bontà dell’idea, sarebbe impegnato a convincere i colleghi di coalizione di Sinistra e Libertà a convergere su Tusa.
Solo che Sel ha già in corsa Sabrina Rocca e difficilmente farà retromarcia. Per un finiano, poi.
Tusa starebbe riflettendo quindi, ma che in politica abbia le idee un po’ confuse e altalenanti forse non è una novità .
Sulla sua pagina Facebook scrive l’11 marzo scorso: “Il terzo polo ha la possibilità di dare un segno di rottura con le vecchie logiche della politica appoggiando chi si presenta estraneo a tutto ciò. Penso che Ferrandelli possa esserlo. Meditiamoci”.
Due giorni di meditazione, ed ecco qua: “Nel panorama disastrato della politica palermitana una schiarita appare all’orizzonte. Tra candidati esaltati, fai da te e avviluppati nelle logiche di partito, tutti accomunati dalla completa estraneità ai problemi cittadini, emerge, finalmente, la candidatura di un politico stimato, giovane ma non troppo, capace, onesto e rappresentante di una politica che ha saputo anteporre gli interessi collettivi a quelli di bottega. È Alessandro Aricò”.
Insomma, ora Tusa si potrebbe trovare a gareggiare in due competizioni con due magliette diverse.
Un po’ come se Miccoli giocasse in campionato con il Palermo e in coppa Italia con il Catania.
Alchimie della politica.
Tusa lo sa bene, del resto.
Sempre sul social network, alla voce orientamento politico, scrive: “Disilluso”. E chi meglio di lui può confermarlo.
Matteo Pucciarelli
(da “La Repubblica“)
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