IL SINDACO DI VENTIMIGLIA BALLA NELLA FESTA IN TERRAZZA DURANTE LA QUARANTENA
IL PRIMO CITTADINO MULTATO DI 400 EURO… L’ANNO SCORSO ERA BALZATO AGLI ONORI DELLA CRONACA PER AVER FATTO CHIUDERE UNA FONTANELLA PERCHE’ SI DISSETAVANO I MIGRANTI
Il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino ha avuto il 27 aprile scorso la bella idea di trasgredire le ordinanze per uscire su un terrazzo dove andava in scena una festa con balli e karaoke.
Proprio per questo è finito su Facebook mentre ancheggia. Sotto ha trovato i carabinieri. Scullino nel 2019 era balzato agli onori della cronaca per aver chiuso una fontana a cui si abbeveravano i migranti.
Nel video eccolo che balla, salta, cantando “Mamma Maria” dei Ricchi e Poveri. Poi batte le mani rivolto alla sua Ventimiglia di notte buia per la quarantena. Il Fatto scrive oggi che Scullino indossa mascherina, guanti e un doppiopetto grigio che ricorda vagamente il Silvio Berlusconi dei tempi di gloria.
Lo stile del primo ballerino, a dire il vero, non è proprio degno di Tony Manero, ma si fa quel che si può. Però, dai, ce la mette tutta, agita le mani al cielo, sorride alla telecamera. Ma, sceso dalla terrazza, si è accorto di averla fatta grossa.
I carabinieri gli hanno appioppato una contravvenzione. Chissà adesso cosa dirà la gente di Ventimiglia quando le autorità fermeranno qualcuno che elude i divieti di circolazione: “Bè, l’ha fatto anche il sindaco!”.
In effetti è così. Proprio Scullino che ha respinto gli strappi alla quarantena della Regione Liguria: troppo permissivi. Meglio restare in casa. E lui si è fatto pizzicare mentre ancheggiava con una signora senza mascherina.
Secondo il racconto dell’articolo a firma di Marco Franchi, il sindaco il giorno dopo si ritrova sui social e sui siti locali: “Inqualificabile”, attacca Enrico Ioculano, l’ex sindaco Pd del comune di confine. Impossibile negare.
Scatta anche la multa: 400 euro che scendono a 280 perchè il sindaco paga subito. La scatenata compagna di balli invece annuncia ricorsi. Lui, il primo cittadino, cerca di metterci una pezza: “Ho fatto una cavolata. Mi sono trovato nel centro storico per un sopralluogo su una fognatura che dava dei problemi, mi hanno invitato a prendere il caffè e poi mi sono lasciato trascinare. Avrei potuto e dovuto evitare”.
(da “NextQuotidiano”)
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