IL TASSISTA MUSULMANO IN LACRIME E LO STUDENTE AMERICANO CHE LO CONFORTA
“ALLAH E’ IL MIO DIO, NON POSSO CREDERCI”…LO STUDENTE: “BASTA GENERALIZZARE”
“Sono stati i 25 minuti più tristi della mia vita. Un tassista musulmano ha detto che ero il suo primo cliente della serata dopo l’attacco a Parigi. Le persone erano spaventate”.
Alex Malloy, un ventitreenne statunitense, ha raccontato in un post su Twitter il suo emozionante viaggio in taxi nella sera di venerdì 13, trascorso a consolare un tassista musulmano in lacrime, perchè la gente aveva paura di lui.
“Allah è il mio Dio, non posso crederci! Le persone pensano che io c’entri qualcosa, ma non è vero. Nessuno vuole entrare nel mio taxi perchè si sentono minacciati. Non potrò più fare il mio lavoro”, ha detto il tassista ad Alex, che si è ritrovato a piangere con lui, cercando di fargli capire che non poteva assumersi la responsabilità degli attentati.
“Per 25 minuti ho detto a quell’estraneo, quell’essere umano simile a me e te, che non era sua la colpa per quanto accaduto e quanto dispiaciuto fossi che le persone potessero guardarlo con paura o con rabbia”.
Alex ha concluso il suo post rivolgendo una preghiera a chi guarda con diffidenza i musulmani: “Molte altre persone si sentono come lui. Vi prego mostrate la vostra solidarietà a questa gente. Smettete di generalizzare attribuendo a un’intera società gli atti di violenza degli estremisti”.
Perchè, dice Alex, “questi non sono i vostri estremisti. Questi non sono i vostri nemici. Questi sono i vostri amici, vicini e alleati. Vi prego smettetela di dire che i musulmani sono i colpevoli”.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply