IL VERGOGNOSO SILENZIO DI SALVINI, DI MAIO E CONTE SULL’OMICIDIO DI SACKO
NON POSSONO SPECULARCI PER LA PROPAGANDA RAZZISTA, QUINDI NON ESISTE
Da quando è stato nominato ministro dell’Interno, Matteo Salvini ha dato un’interpretazione del ruolo tutta sua: dichiarazioni, post su Facebook, incidenti diplomatici con la Tunisia è così via.
Ma sul grave fatto di cronaca che ha portato alla morte di Soumayla Sacko, pur facendo parte di una tematica che dovrebbe stargli a cuore, non ha spiccicato una sola parola.
Anche Luigi Di Maio fornisce un’interpretazione del ruolo di ministro dello Sviluppo e del Lavoro molto movimentata, con incontro con i riders senza tutele e con imprenditori.
Purtroppo, sull’omicidio di un sindacalista il ministro del Lavoro finora non ha trovato nulla da dire.
Così come il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che essendo a capo del governo ha una responsabilità politica sulle competenze degli altri due, avrebbe potuto provare a dire due parole due di interesse nazionale.
Niente, anche lui ha perso improvvisamente la voce e la password di Facebook.
I motivi di questo silenzio sono perfettamente spiegabili: Soumayla Sacko non è utilizzabile per propaganda
“Sacko —afferma Abobakar Soumaoro di USB al Fatto Quotidiano —è stato assassinato in un contesto politico. Un ministro della Repubblica ha dichiarato in questi giorni che è finita la pacchia”.
Chiaro il riferimento a Matteo Salvini che si prende le bacchettate pure di don Pino De Masi, il prete di Libera che, in merito all’omicidio del migrante, punta il dito su un “clima che certamente non è stato favorevole. Dobbiamo abbassare i toni altrimenti i frutti sono questi. Mi auguro che la campagna elettorale sia finita per tutti e che chi governa comprenda che lo faccia per il Paese”.
I motivi del silenzio sono quindi chiarissimi: nè Di Maio nè Salvini possono utilizzare l’omicidio di Sacko nella campagna elettorale permanente in cui vogliono coinvolgere il Belpaese. Soumayla Sacko non fa parte della loro narrazione.
Per questo è il caso di dimenticarlo.
(da “NextQuotidiano”)
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