IL VERO OBIETTIVO DELL’ATTACCO DI HAMAS È L’ARABIA SAUDITA, BIN SALMAN SI È AFFRETTATO A DIRE CHE RIAD CONTINUA A “STARE AL FIANCO DEL POPOLO PALESTINESE”
FINO A TRE GIORNI FA STAVA TRATTANDO PER NORMALIZZARE LE RELAZIONI CON ISRAELE, SCATENANDO L’IRA DEGLI ALTRI PAESI MUSULMANI, E SOPRATTUTTO DEL SUO NEMICO NUMERO UNO: L’IRAN
L’avvicinamento di Israele all’Arabia Saudita è il punto centrale di tensione per tutta l’area. Alcuni leader palestinesi hanno definito questi accordi “un tradimento della loro lotta per ottenere uno stato”, e lo stesso presidente palestinese Abu Mazen, 87 anni, ha detto di avere forti dubbi sui paesi arabi che stringono legami con Israele. “Chi pensa che la pace possa affermarsi in Medio Oriente senza che i palestinesi abbiano uno stato, rimarrà deluso”, ha dichiarato all’assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, non più tardi di dieci giorni fa.
Adesso però siamo già in un nuovo scenario, che è diventato uno scenario di guerra. Lasciamo perdere le implicazioni interne alla politica israeliana e concentriamoci sugli aspetti internazionali. Qui emerge con evidenza un punto: le forze che desiderano sbaragliare tutti i cercatori di equilibri economico-politici sono in azione e lo fanno con violenza di nuovo conio, ben rappresentata dall’imponente sforzo militare messo in atto da Hamas, che non ha precedenti
Diciamo la verità nella sua brutale essenza: Hamas esiste perché una comunità internazionale dentro e fuori il mondo islamico ne sostiene finanziariamente, militarmente e in tema di intelligence le azioni e, soprattutto, ne preserva in vita gli esponenti di spicco
Una rete che coinvolge certamente l’Iran ma che probabilmente va molto oltre, [basta guardare l’attività di gruppi vari in Africa per capire quanto attive sono le forze che si oppongono ad ogni processo di pace e ad ogni accordo
Oggi microfoni e telecamere sono rivolti al sud d’Israele, è la cronaca. Ma chi deve capire sa che l’attacco di Hamas è a Riad, sperando nella violenta reazione israeliana come strumento capace di ricompattare il fronte islamico.
(da agenzie)
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