ILLUSIONISTI DI GOVERNO SUL COPRIFUOCO: SALVINI E RENZI PRENDONO UNA FACCIATA
LEGA, FORZA ITALIA E ITALIA VIVA “ESULTANO” PER LA VERIFICA A MAGGIO CHE DRAGHI AVEVA GIA’ ANNUNCIATO UNA SETTIMANA FA
Dice che è cambiato tutto, quando invece tutto prosegue come già stabilito, come già annunciato da Draghi.
Coprifuoco e illusionismo: ecco lo strano mix con cui Matteo Salvini ha condotto la sua battaglia sugli orari serali delle chiusure, adottando anche una tattica da in e out rispetto alla maggioranza di governo di cui fa parte.
Il ricorso all’illusionismo del leader della Lega ha funzionato così: celebrare quello che lui ritiene un proprio successo nella vicenda parlamentare di queste ore, cioè l’approvazione dell’ordine del giorno che impegna il governo a valutare nel mese di maggio, sulla base dell’andamento epidemiologico del Covid, l’orario di rientro a casa. La richiesta arrivata dall’ex ministro tuttavia era ben diversa e corrispondeva all’abolizione del coprifuoco dal 15 del mese prossimo.
Così Salvini aggirando, giocando e ribaltando i dati di fatto millanta una vittoria.
Il primo “tagliando” sul decreto riaperture era già fissato a metà maggio quindi ben poco è cambiato perché contestualmente sarebbe stato valutato anche il coprifuoco.
La scelta dunque era già stata condivisa prima della querelle che ha impegnato la Camera nella giornata di oggi. Nonostante questo ecco il proclama illusionista di Salvini: “L’ordine del giorno votato oggi dalla Camera significa che la Lega non fa i capricci ma rappresenta l’esigenza di milioni di italiani che vogliono tornare al lavoro e alla libertà”.
Tutto ciò arriva a conclusione di una giornata burrascosa per la maggioranza. “Oggi si è toccato un punto molto basso”, racconta chi era presente all’incontro tra il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, e i capigruppo di maggioranza.
Il partito di Matteo Salvini, per rincorrere l’alleato di centrodestra Giorgia Meloni che sta conducendo la sua battaglia contro il coprifuoco, pretendeva che quest’ultimo venisse abolito da metà maggio.
Con lui si schierano Forza Italia e Matteo Renzi. Il gioco è nei fatti una guerra di nervi tutta all’interno del centrodestra, in cui Fratelli d’Italia prova a conquistare spazio e Salvini in difficoltà lo insegue per non lasciare al partito della Meloni quelle battaglie che nel Paese possono avere un seguito.
Da una parte quindi ci sono Lega, Fratelli d’Italia e Italia Viva, favorevoli all’abolizione del coprifuoco, e dall’altra Pd, Leu e M5s favorevoli a mantenerlo.
La maggioranza si mette a lavoro per riformare gli ordini del giorno che Lega e Forza Italia sono pronti a presentare, ma una soluzione per tante ore non si trova.
È stallo, gli animi si surriscaldano, le urla si sentono dai corridoi, fino a quando il ministro D’Incà sbotta contro la Lega: “Ora basta, parlo con Draghi”.
E si reca al Senato per discuterne personalmente con il premier.
La seduta in Aula alla Camera slitta di ore, prima un quarto d’ora, poi mezz’ora, infine un’ora e poi due. Alla fine viene scritto un nuovo testo sulla base di una proposta avanzata dalla capogruppo Pd Debora Serracchiani.
Tutti si dicono soddisfatti, compreso Salvini che in realtà ottiene come unico risultato quello di aver alzato la tensione per tutto il giorno nella speranza di mostrare all’esterno una certa autonomia rispetto al governo.
La seduta in Aula riprende. La maggioranza vota compatta l’ordine del giorno di cui si è discusso per tutto il pomeriggio, ma quando arriva il momento di votare l’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia sull’abolizione del coprifuoco ecco che la Lega lascia gli scranni e non partecipa al voto mentre il resto della maggioranza si esprime in maniera contraria. Pd e M5s non ci stanno: “Chi fa queste scelte se ne deve andare”.
E tra i banchi della Camera la domanda che rimbalza è sempre la stessa: “Salvini quando lascerà la maggioranza? Cosa pensa di fare?”.
Tutto questo è il preludio di ciò che succederà domani, quando sarà discussa la mozione di sfiducia al ministro Roberto Speranza presentata da Fratelli d’Italia, altra mina sulla strada leghista.
“Come voterà la Lega? Non lo so ancora, ne parlerò con Sileri”, risponde Salvini. Con il sottosegretario alla Salute che negli ultimi giorni non risparmia critiche al titolare del dicastero. Ma con ogni probabilità il leader leghista si sta preparando a un altro gioco da illusionista, per arginare Giorgia Meloni ed essere sempre un po’ in e un po’ out rispetto alla maggioranza.
(da “Huffingtonpost”)
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