IN ITALIA SONO 5,6 MILIONI LE PERSONE CHE VIVONO IN POVERTA’ ASSOLUTA
L’APPELLO DI “ALLEANZA CONTRO LA POVERTA'”
Povertà e fame: sono due emergenze che rischiamo di dimenticare, nei giorni in cui contiamo, drammaticamente, le vittime di un nuovo, violentissimo conflitto. Eppure c’è un legame molto stretto tra povertà, fame e guerra, in cui le prime sono al tempo stesso causa e conseguenza della seconda. E non v’è dubbio che, nelle nuove violenze che incendiano Israele e la Striscia di Gaza, proprio la povertà, la soggezione, la fame, siano da un lato la radice di un radicalizzarsi delle ostilità, dall’altro l’arma tra le armi, di questo e di tutti i conflitti aperti nel mondo. Ad una crescita della polarizzazione della ricchezza nelle mani di pochi, risponde la crescita della povertà e dello sfruttamento umano di molti.
Due giornate arrivano, una dopo l’altra, a rammentarci, proprio in queste settimane drammatiche, come il diritto al cibo e a una vita dignitosa siano il fondamento di quella pace che in tanti oggi auspichiamo e invochiamo: la Giornata mondiale dell’Alimentazione, il 16 ottobre, e la Giornata mondiale della lotta contro la povertà, il 17.
Tutte le 35 organizzazioni che fanno parte dell’Alleanza contro la povertà sono ben consapevoli di quanto la pace sia un elemento fondamentale e imprescindibile nella lotta alla povertà e sono quindi impegnate nella diffusione di una cultura di pace.
Al tempo stesso sappiamo come fame e miseria siano terreno fertile per il proliferare di violenze e terrorismo: l’impegno per la pace e la risoluzione dei conflitti deve quindi essere accompagnato, contestualmente, da un impegno concreto e deciso per lo sradicamento della povertà nel mondo, con un impegno di cooperazione internazionale e sostegno allo sviluppo a cui il nostro Paese non può sottrarsi.
Ma veniamo all’Italia: secondo gli ultimi dati Istat (relativi al 2021), 5,6 milioni di persone nel nostro Paese vivono in povertà assoluta. che tocca quasi un residente su dieci. Solo quindici anni fa, il fenomeno riguardava 2,8 milioni di persone: tanto pesanti sono stati gli effetti delle crisi economiche e sanitarie e dei conflitti bellici che, dal 2008 a oggi, si sono succeduti.
In tale contesto, il confine tra povertà relativa e povertà assoluta si sta drammaticamente assottigliando.
In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando nel nostro Paese, è cruciale assicurare strumenti di contrasto alla povertà che siano efficaci e universali, capaci di intercettare il bisogno di chiunque sia povero assoluto, a prescindere da età e condizione sanitaria, è in questo momento una sfida cruciale, sulla quale non possiamo fare passi indietro. Rinnoviamo quindi il nostro appello al governo, perché reintroduca il principio dell’universalità selettiva, abolendo le categorie introdotte dalle legge 85/2023, o quanto meno allarghi la platea dei beneficiari dell’Assegno d’inclusione, nuovo strumento di contrasto alla povertà. Viviamo settimane cruciali per le politiche economiche e sociali: la prossima legge di Bilancio dovrà affrontare con la massima serietà il tema della povertà e dell’impoverimento degli italiani. Come Alleanza contro la povertà, mettiamo a disposizione le idee, i dati e le proposte contenute nel Position paper che abbiamo pubblicato lo scorso settembre e che oggi, in occasione della Giornata, rilanciamo.
Portavoce nazionale Alleanza contro la povertà
Leave a Reply