IN PROVINCIA A GENOVA IL SIGNOR BONAVENTURA CERCA IL MILIONE MANCANTE
AL MOMENTO DI PAGARE I PREMI DI PRODUTTIVITA’ AI DIPENDENTI, L’AMMINISTRAZIONE SI ACCORGE DI NON AVERE ACCANTONATO A BILANCIO IL MILIONE MANCANTE…. I SINDACATI MINACCIANO DI OCCUPARE LA SALA DEL CONSIGLIO…CHIAMATO IL SIGNOR BONAVENTURA CON IL MILIONE: MA NESSUNO SA DA QUALI VOCI E’ STATO STORNATO E QUALI FONDI SONO STATI TAGLIATI PER RIMEDIARE ALLA BRUTTA FIGURA
Come nel paese dei fumetti, la Provincia di Genova ha i suoi zio Paperone, Paperino, Pluto, Qui, quo e qua e la Banda Bassotti per la delizia degli amanti dei cartoons.
Uno dei momenti clou dell’anno per i lettori-dipendenti è quando vengono ripartiti gli emolumenti del fondo di produttività , ovvero quando si apre a novembre la cassaforte della Provincia e si suddividono i quattrini legati (si fa per dire) alla produzione annuale.
A seconda dei livelli ognuno ha la sua gratifica: tradotto, vuol dire che la maggior parte prende le briciole e in pochi un bel malloppo con cui rendere meno amaro il Natale di crisi che si avvicina.
Ma invece che il panettone, quest’anno i sindacati pare si siano trovati davanti più alla sorpresa dell’uovo di Pasqua: per pagare i premi di produttività la Provincia aveva sbagliato a imputare la cifra esatta e mancava all’appello ben un milione di euro.
I sindacati sono insorti e di fronte alla mancanza di spiegazione plausibile e all’evidente imbarazzo della giunta provinciale, hanno minacciato di occupare la sala del Consiglio provinciale che si riunisce tra poche ore.
Di fronte a una protesta che avrebbe avuto una vasta eco esterna, evidenziando la gestione fumettistica della Provincia di Genova, il Ghota della Ammnistrazione ha chiamato in soccorso il signor Bonaventura che è arrivato con il milione sottobraccio, anche se non iscritto a bilancio.
Da dove sia stato preso non è stato chiarito, anche perchè per certe operazioni occorre una variazione di bilancio, non è che si possono spostare fondi come le bottiglie di barbera in cantina nottetempo.
Si è solo assicurato alle organizzazioni sindacali che i premi di produttività saranno pagati e che i dipendenti stiano tranquilli e continuino a leggere Paperinopoli, ma non è stato spiegato come mai fondi a destinazione non variabile non siano stati imputati a bilancio alla voce relativa e nella misura adeguata e facilmente calcolabile.
E come sia possibile ora recuperare altrove un milione di euro, se non tagliando per una cifra identica altre voci ormai definite e teoricamente impegnate.
E non siamo di fronte a un sisma eccezionale che comporta misure straordinarie, semplicemente a premi di produttività che avrebbero calcolato correttamente anche Qui, Quo e Qua, in attesa della merenda.
Aspettando che ora insorgano coloro che si vedranno tagliati i fondi per una cifra equivalente e di una variazione di bilancio che chissà quando si farà , pare che la responsabilità dell’errore sia stata scaricata su due dipendenti, come nella migliore tradizione brunettiana.
Anche nel Paese dei fumetti sono riusciti a dare la colpa ai fannulloni. L’importante è che qualche papero papaverone riesca a non far uscire la notizia che in cassaforte mancavano numerosi linghotti d’oro.
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