INDAGATO PER CORRUZIONE IL LEGHISTA BONI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA
L’ACCUSA PARTE DALL’INCHIESTA PER TANGENTI AL COMUNE DI CASSANO D’ADDA….AVVISO DI GARANZIA ANCHE AL PORTAVOCE DARIO GHEZZI, INQUISITO L’IMMOBILIARISTA LUIGI ZUNINO… ALTRE PERQUISIZIONI IN CORSO
Il presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Davide Boni, della Lega Nord, è indagato dalla procura di Milano con l’accusa di corruzione.
L’indagine per presunte tangenti è condotta dal pm Alfredo Robledo che ha fatto notificare all’esponente del Carroccio un avviso di garanzia.
Il politico ha confermato di aver ricevuto l’avviso e ha immediatamente dichiarato la sua “totale estraneità ” ai fatti contestati.
Davide Boni, mantovano, leghista della prima ora, risulta indagato insieme al suo portavoce e capo della segreteria Dario Ghezzi, accusato di concorso in corruzione, nell’ambito di un’ inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, nata da un’indagine su un giro di tangenti che riguardano i vecchi amministratori del Comune di Cassano D’Adda (Milano).
Inchiesta che aveva portato all’arresto dell’allora sindaco.
Da quanto si è appreso, Davide Boni è stato indagato perchè chiamato in causa dall’architetto Michele Ugliola, inquisito per le tangenti al Comune di Cassano D’Adda.
Quello di Ugliola è un nome ricorrente nelle inchieste per corruzione fin dai tempi di Mani Pulite.
Ugliola aveva parlato di Boni e di un suo collaboratore l’estate scorsa e il verbale era stato secretato dai pm per compiere accertamenti al fine di riscontrare le accuse.
Voci e indiscrezioni su Boni indagato circolavano da tempo nei palazzi del potere a Milano.
A metà novembre il difensore Federico Cecconi chiedeva formalmente alla procura se il suo assistito fosse indagato.
Non riceveva risposta perchè nei primi 90 giorni la notizia può essere tenuta riservata.
Oltre a Ugliola, a parlare del politico della Lega ci sarebbe anche una seconda persona, probabilmente interna allo stesso partito.
Sia il presidente del Consiglio regionale lombardo che il suo portavoce sono stati perquisiti dai militari della Guardia di Finanza.
Indagato anche l’immobiliarista Luigi Zunino, che sarebbe stato beneficiario di alcuni interventi sul piano regolatore di Cassano d’Adda.
Ancora una volta un’indagine per corruzione colpisce la Regione governata da Roberto Formigoni.
Nei mesi scorsi sono finiti in carcere i pidiellini Massimo Ponzoni, consigliere regionale ed ex assessore, e Franco Nicoli Cristiani, quest’ultimo vicepresidente del consiglio.
E vicepresidente del consiglio era anche Filippo Penati, dirigente del Pd anche lui accusato di corruzione dalla Procura di Monza.
Ora tocca a un esponente di primo piano della Lega.
Davide Boni, 49 anni, ha alle spalle una lunga militanza nella Lega.
E’ stato capogruppo del Carroccio nel Consiglio provinciale di Mantova, consigliere comunale a Borgoforte e quindi presidente della Provincia di Mantova, dal 1993 al 1997.
Eletto nell’aprile 2000 Consigliere regionale per la circoscrizione di Milano, è stato presidente del gruppo consiliare «Lega Lombarda – Lega Nord — Padania» e componente delle Commissioni consiliari Affari istituzionali e Programmazione e bilancio.
Rieletto nell’assemblea regionale nel 2005, ha rivestito l’incarico di Assessore al Territorio e Urbanistica per l’intera legislatura.
Riconfermato consigliere per la terza volta nel 2010, dall’11 maggio dello stesso anno è il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia.
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