INTERVISTA A FIORONI: “QUELLO DI RENZI E’ SOLO BULLISMO, COSI’ SI VA DIRITTI AL VOTO”
“L’AUTOREVOLEZZA DEL RUOLO NON VA CONFUSO CON L’AUTORITARISMO: CI VUOLE RISPETTO DELLA DIGNITA’ DELLA PERSONA”
“Renzi ha avuto un grande consenso alle primarie come Prodi, Veltroni, lo stesso Bersani. E questo deve servire per far germogliare l’autorevolezza. Che non va mai confusa con l’autoritarismo. La cifra caratterizzante dei democratici non può che essere il rispetto della dignità della persona, a cominciare dagli avversari e dagli ultimi”.
Beppe Fioroni, deputato Pd, ex popolare, oggi in minoranza (uno degli ultimi “rottamandi”) è molto critico con quel “Fassina chi?” che ha portato il vice ministro dell’Economia alle dimissioni.
Dunque, Renzi ha sbagliato?
Conosco bene Matteo. A lui, come a me, piace la battuta anche tagliente e anche pungente. Ma spesso bisogna esercitare su noi stessi il senso del limite. Perchè la battuta può ferire, a seconda di chi la fa e come, più di ogni altra cosa. Sono convinto che in futuro Matteo saprà mordersi qualche volta la lingua per evitare di dare il via a un bullismo politico di cui non sentiamo la mancanza .
E’ stata sicuramente una battuta, ma Renzi non solo non ha chiesto scusa, ma l’ha rivendicata, chiarendo che lui non ha intenzione di cambiare. Con Fassina è stato critico in maniera ferocemente ironica, richiamandolo a ragioni politiche
Il bullismo politico che dobbiamo evitare è un’arma a doppio taglio perchè la forza tranchant della battuta e anche della frusta verbale diventa un boomerang e a lungo andare si trasforma in un celodurismo che se non produce fatti quotidiani si ritorce contro il partito, il suo gruppo dirigente e alimenta solo divisioni e lacerazioni. Un segretario autorevole come Renzi deve costruire il consenso e l’unità anche in un confronto vivace. Ma se travalica il limite del rispetto e per primo non dà importanza alle sue battute e alle sue affermazioni per slogan si danneggia perchè autorizzerà tutti a pensare che non sono cose serie.
Però provocando queste dimissioni ha piazzato una mina sotto il governo, o no?
La mina non sono le dimissioni di Fassina, che si è dimostrato serio e coerente come sempre, ma il clima costante di stress e di esame di riparazione cui vengono sottoposti Letta e il governo dal partito cardine della maggioranza.
E se Renzi di battuta in battuta facesse fuori un ministro alla volta?
Se il Pd vuole procedere ad avvicendamenti nel governo per migliorarne performance ed efficacia è perfettamente legittimo anzi in alcuni casi auspicabile. M auguro Letta lo prenda in considerazione. L’unica cosa che non è possibile è che qualcuno porti avanti una conflittualità permanente con il governo e gli uomini del governo per portarci al voto
È la strategia di Renzi?
Non lo so. Mi auguro che nessuno pensi questo e il modo migliore per smentirlo sono i fatti. Lo spread è sotto 200 e ci sono miliardi di euro da investire in crescita, lavoro e famiglia. Sarebbe criminale tornare a un anno fa invece che per dei posti di lavoro per un posto al sole,
L’idea di Renzi di fare la legge elettorale con tutti, anche con Berlusconi è giusta?
Un accordo con lui significherebbe senza alcun alibi un ritorno indietro e una nuova chance per il Cavaliere, riportando il paese a un sistema bloccato in una contrapposizione tra berlusconiani e snti berlusconiani. Il malore di Bersani oggi ha colpito tutti, raggelando il Pd. Mi auguro che Pier Luigi superi bene questa situazione. È uno dei grandi leader della sinistra di cui il Pd non può prescindere”
Wanda Marra
(da “il Fatto Quotidiano”)
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