INTERVISTA A FRANCESCA COLAVITA: “FACCIO RICERCA PER PASSIONE, AMO IL MIO PAESE MA L’ITALIA DEVE DARE PIU’ DIGNITA’ AI RICERCATORI”
PER LA PIU’ GIOVANE DEL TEAM DELLO SPALLANZANI CHE HA ISOLATO IL CORONAVIRUS ORA SI APRE LA PROMESSA DI UN CONTRATTO STABILE
Francesca Colavita fa parte del team dello Spallanzani che ha isolato il Coronavirus di Wuhan.
Lei oggi spiega a Repubblica che adesso ha un contratto annuale:
Il suo è un team quasi tutto al femminile. È un caso isolato?
«No, nella biologia siamo più donne della media. Non c’è sessismo nella ricerca, i problemi sono altri. La ricerca è importante per una nazione, e sarebbe importante fare investimenti a lungo termine per quello che riguarda i lavoratori».
Lei è precaria?
«Sono sei anni che lavoro per lo Spallanzani, prima con un co.co.co, ora con un contratto annuale. Guadagno sui 20 mila euro all’anno».
L’assessore alla Sanità del Lazio ha detto che ora verrà stabilizzata. C’era bisogno di isolare il virus?
«A quanto so i dirigenti erano già interessati a farlo. Spero sia così, ma questo è un settore in cui si lavora per passione. È il motivo per cui, benchè il pensiero ci sia, non voglio andare all’estero. Mi piace quello che faccio e dove lo faccio. Ma in Italia è dura, capisco quelli che se ne vanno. Spero davvero che la situazione migliori».
Che messaggio vorrebbe lanciare?
«L’Italia deve dare più dignità ai ricercatori. Il nostro lavoro non è un gioco: anche la più piccola ricerca è il tassello di un puzzle che porta cure ed effetti. Ma bisogna passare per i piccoli passi, esperimenti a volte molto basilari. Mi auguro che questa occasione possa contribuire a far vedere la ricerca in modo diverso».
(da NextQuotidiano”)
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