INTERVISTA A PIERO PELU’: “PEGGIO CHE CON BERLUSCONI, RENZI E’ INCRITICABILE”
“NON SONO GRILLINO, SONO UN ANARCOIDE CHE DICE QUELLO CHE GLI PARE”… “SONO ARRIVATI AD ACCUSARMI DI FREQUENTARE GELLI SOLO PERCHE’ 20 ANNI FA GLI FECI UN’INTERVISTA, PENSINO A CHI HA IL PADRE MASSONE COME RENZI”
In vent’anni di palco al concerto del Primo maggio Piero Pelù ha urlato “contro il Vaticano, infilato un preservativo al microfono, declinato la carriera di Berlusconi in tutte le sue forme, mai amichevoli, bastonato il socio dell’ex Cavaliere, Marcello dell’Utri”, però “mai, e dico mai, ho ricevuto un trattamento come in questo caso.
E solo per aver toccato Matteo Renzi”, racconta stupito il leader dei Litfiba.
Prime pagine, telegiornali, discussioni sul web.
Incredibile, non mi aspettavo tutto questo putiferio. E Renzi non mi ha denunciato. Evidentemente…
Ha le prove che è un piduista?
No, la mia era una provocazione frutto di alcune riflessioni, di alcune evidenze.
Quali, in particolare?
Il padre del premier è un noto massone, inserito bene nel tessuto toscano, ha in mano molta informazione. Eppoi c’è Denis Verdini, lui è il collante, il personaggio centrale, colui che secondo Berlusconi doveva detoscanizzare l’Italia.
Pelù, lei insiste.
Senta, dal palco ho articolato un discorso spezzato in tre parti, ho parlato degli F-35, di spese militari, ho chiesto un minuto di silenzio dedicato ai morti sul lavoro, a chi non ha lavoro, agli schiavi sul lavoro, eppure tutti si sono concentrati solo sul passaggio dedicato al non eletto dal popolo.
Strategia, quindi.
Esatto, la propaganda renziana ha puntato a fuorviare il mio discorso.
L’accusa è questa: Pelù è avvelenato per i soldi dell’Estate fiorentina.
Assurdo! Me ne sono andato nel 2007 quando Renzi era a spendere il bene pubblico della Provincia.
Lei, il premier lo ha conosciuto da vicino.
Inizialmente l’ho anche sostenuto visto lo sfacelo dell’amministrazione precedente.
Fino a quando…
Mi sono accorto che erano solo belle parole, e le persone incantate capaci solo di annuire.
Pelù accusato di grillismo.
Esatto, “accusato”. Io sono un anarcoide, e dopo il 2007 ho giurato di non espormi più per nessuno. Detto questo, ci sono alcuni rappresentanti del Cinque Stelle molto capaci, ma non vuol dire che sono un grillino. Abbiamo alcuni punti in comune e basta.
Altra bordata dal Pd: lei è un milionario.
Li ringrazio per aver scritto il mio 740, lo prendo come buon auspicio. Però, vede, in 35 anni di lavoro, qualche soldo l’ho messo da parte. E non ho mai chiesto nè ricevuto alcun finanziamento pubblico, mentre chi mi accusa doveva ridurre la spesa e rinunciare ai rimborsi dei partiti. Lo hanno fatto?
Berlusconi e Dell’Utri non la interessano più.
Ma se anche l’altro giorno ne ho parlato! Solo che si sono concentrati su Renzi.
Insisto: lei non ha prove del premier iscritto alla P2?
Nose le avessi lo avrei detto. Subito. Ma aggiungo: il Piano di Rinascita della loggia è stato ampiamente messo in pratica da Berlusconi e da questi nuovi.
Lei vent’anni fa ha incontrato Gelli.
E allora? Sono andato a intervistarlo. Quindi chi ha incontrato Bokassa è un cannibale?
Ultima: Pelù non disdegna la tv borghese.
Questa è bella e le dico anche da chi arriva: da Merlo su Repubblica, incornicerò quel pezzo per la quantità di castronerie.
Quanti solidali e quanti contro?
In poche ore ho ricevuto 12 mila “mi piace” su Facebook, le basta
Lo rifarebbe?
Tolto lo stupore per la reazione? Sì. Sono un rocker e devo rompere le palle.
Alessandro Ferrucci
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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