INTERVISTA A RENZO PIANO: “E’ UN BENE CHE OGGI IL MARE SIA PIENO DI SARDINE”
A SORA IL PICCOLO GIOIELLO DELLA “SCUOLA DI TUTTI”, PROTOTIPO DI SCUOLA ANTISISMICA A RISPARMIO ENERGETICO: “SARA’ IL LUOGO DELLA LIBERTA’, PERCHE’ DA SEMPRE I BAMBINI CERCANO IL CIELO”
È una giornata di sole a Sora, città in provincia di Frosinone, vittima di un disastroso terremoto nel 1915 e zona sismica. Una giornata di sole. Anche metaforicamente. Perchè è il giorno della demolizione dell’ex mattatoio fatiscente e diroccato, al posto del quale sorgerà la Scuola di Tutti, scuola prototipo antisismica progettata da Renzo Piano.
“La scuola deve essere un luogo sicuro”, dice l’Architetto. “L’Italia ha una grande tradizione metodologica, ma edifici scolastici non all’altezza. Questo è uno dei tanti piccoli grandi progetti che io e il mio team di ragazzi al lavoro al Senato stiamo realizzando”.
La cronaca degli ultimi anni, e degli ultimi giorni, ci racconta di un’Italia sempre più fragile. Le persone non si sentono più sicure.
L’Italia è da sempre un paese fragile, ma di grande bellezza. E la bellezza di natura ha una sua fragilità . È un paese sismico e non bisogna credere alla fatalità , bisogna prepararsi. A livello nazionale è lo stesso tema, ci vuole un’energia, un rammendo del territorio: è questo il lavoro che facciamo al Senato dove ci sono un gruppo di 30 persone che lavorano a piccoli progetti.
Ci parla di piccoli progetti. Ma si assiste a crolli di ponti e viadotti, disastri come l’acqua alta di Venezia o le alluvioni di Genova. Come facciamo a mettere in protezione tutta l’Italia?
Io questo non glielo so dire. Io intanto faccio quello che posso. Facendo delle piccole cose, tante piccole cose: vede, questi progetti sono come gocce, con tante gocce si fa anche il mare. Che a volte è anche pieno di sardine…
Ed è un bene o male che questo mare sia pieno di sardine?
È un bene, è un bene.
A che punto siamo con la ricostruzione di Ponte Morandi?
Intanto non si chiama più Ponte Morandi, perchè purtroppo quel ponte non c’è più. Stiamo ricostruendolo, è un cantiere che va. Ma il punto è che non bisognerebbe fare le cose solo spinti dall’emergenza.
Cosa mi dice del crollo del viadotto Savona-Torino? L’ha fatta tornare indietro con la memoria?
Usciamo dal tema, parliamo della scuola, non mi voglio rifiutare di parlare, sia chiaro, ma sono ansioso di demolire l’ex mattatoio per far nascere questo piccolo gioiello.
E questo piccolo gioiello, di cui Renzo Piano, il sindaco e tutta la città di Sora sono giustamente orgogliosi sarà una “piccola scuola, solo 250 alunni”, come racconta l’Architetto. Ma c’è di fondo l’idea che sia un luogo sicuro. Perchè da sempre la scuola è un luogo di incontro”.
Ma sarà anche una scuola dove si sperimenterà il risparmio energetico: “L’idea di usare il legno è bella, perchè è un materiale rinnovabile, porta un suo profumo, una sua bellezza. Il sindaco mi ha promesso che saranno piantati tanti alberi per quanto legno verrà utilizzato per la costruzione della scuola”.
Perchè la scuola obbedisce a regole logiche: “Deve essere un luogo certo, un luogo dove non si corrono rischi”, racconta l’Architetto e esorcizza: “Non succederà mai più, sia chiaro, ma i terremoti sono una cosa da considerare nella storia del nostro paese, dove i percorsi sono difficili, ma le cose si fanno anche qui”.
Non solo. La Scuola di tutti di Sora sarà non solo modello abitativo per l’edilizia scolastica di tutta l’Italia, ma insegnerà ai bambini “che la fragilità della Terra è ormai acquisita”, spiega l’Architetto e “che l’ambiente va difeso”.
“Sarà a tre piani” continua Renzo Piano, “il piano terra sarà il luogo dello scambio della scuola con la città , al primo piano ci saranno le aule e poi la terrazza giardino”, racconta Renzo Piano. “Lì sarà il luogo della libertà , perchè da sempre i bambini cercano il cielo e sognano di volare. Devono continuare a farlo”.
(da “Huffingtonpost“)
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