INTERVISTA A RICCARDO MAGI (+ EUROPA): “PD IPOCRITA, CRITICAVA SALVINI E CONTE, ORA RIFINANZIA LE MILIZIE LIBICHE”
“DOV’E’ FINITO L’IMPEGNO DEL PD DI RIVEDERE IL MEMORANDUM CON LA LIBIA?”
È arrivato i via libera della Camera sulle missioni internazionali. La risoluzione è stata approvata a Montecitorio con il sì del centrodestra. Ma la maggioranza è spaccata: a causa delle posizioni distanti sugli interventi in Libia — e in particolare sul supporto alla Guardia costiera libica — il testo è stato votato per parti separate.
Prima è arrivato il sì al finanziamento delle missioni internazionali, con 453 sì, nessuno voto contrario e 9 astenuti.
Poi è stata votata la parte relativa agli interventi in Libia, che ha ottenuto 401 sì, 23 no e un’astensione. Sulla “scheda 22” (già approvata a Palazzo Madama), che prevede appunto la formazione e addestramento della cosiddetta Guardia costiera di Tripoli, era stata presentata una apposita risoluzione, frutto di un lavoro congiunto e di un accorpamento tra testi diversi, a prima firma di Erasmo Palazzotto LeU. La mozione non è stata votata, per via dell’approvazione dei documenti votati in precedenza.
Nel documento si chiede l’interruzione della collaborazione con le milizie, che intercettano i barconi di migranti nel Mediterraneo e li riportano indietro nei centri di detenzione libici, dove le persone subiscono stupri e torture, e in generale chiede di sospendere tutti gli accordi con la Libia in materia di controllo dei flussi migratori, almeno finchè non saranno ripristinate nel Paese nordafricano delle condizioni minime di sicurezza e dialogo.
Solo nel 2019 sono stati 9225 i naufraghi catturati in mare e riportati indietro. “È una gigantesca omissione di soccorso da parte dell’Italia e dell’Europa, che di fatto delegano a forze paramilitari funzioni che dovrebbero essere governate dalle istituzioni, che in Libia continuano a essere instabili. In cambio abbiamo chiesto loro di fermare il rubinetto dell’immigrazione, in presenza di una zona grigia di commistione tra autorità libiche, carcerieri e trafficanti di esseri umani”, ha detto Magi a Fanpage.it.
“La nostra posizione l’unica coerente negli anni — ha detto Magi — sia rispetto alla presenza dell’Italia in Libia sia rispetto al supporto alla Guardia costiera libica. L’anno scorso ricordo che il Pd uscì dall’aula per protesta, sostenendo che non poteva esserci una proroga della missione. E all’ultima assemblea nazionale è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno con cui i dem si ripromettevano di non sostenere più il rifinanziamento. In realtà oggi lì lo scenario è anche peggiorato, sia per i cittadini libici, sia per le condizioni dei detenuti nelle carceri, anche alla luce della pandemia di coronavirus. Ora il conflitto in Libia si è fatto più aspro, con l’ingresso anche di altri attori internazionali come la Turchia e l’Egitto. Non si capisce quindi perchè la maggior parte dei deputati Pd abbiano oggi votato a favore”.
“Colgo l’occasione per ringraziare quei pochi colleghi del Pd che hanno sottoscritto la nostra mozione. Ma voglio ricordare che il capogruppo Graziano Delrio era con me a bordo della Sea Watch l’anno scorso, per denunciare le politiche del Conte 1 in tema di immigrazione e la criminalizzazione delle ong. Quelle azioni per noi non significavano appunto il voler mettere in discussione i decreti Salvini e le politiche migratorie del governo giallo-rosso, ma miravano anche contestare la presenza dell’Italia in Libia, criticando un approccio che a nostro avviso era fallimentare. Per il Pd quella era evidentemente una critica strumentale al governo di allora”.
(da agenzie)
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