INTERVISTA AL SOCIOLOGO REVELLI: “SALVINI E’ UN IMPRENDITORE DELL’ODIO PER UN PUGNO DI VOTI”
“TORNANO LE SCORIE DI UNA CERTA DESTRA E IL PD E’ UN OGM”… “RENZI VUOLE STARE COI RICCHI E PRENDERE IL VOTO DEI POVERI”
“Dalle periferie di Roma e di altre città arrivano segnali spaventosi. Stiamo saggiando i limiti della nostra tenuta sociale”. Marco Revelli, intellettuale e sociologo, sembra scoraggiato, quasi arreso. “Queste violenze sono uno dei prodotti tipici della crisi. Quando le società marciscono, iniziano i conflitti orizzontali alla base della piramide sociale. I penultimi contro gli ultimi: le guerre tra poveri. I poveri si combattono perchè la piramide si è allungata e i ricchi sono fuori tiro”.
E qualcuno ci specula…
C’è chi si arricchisce politicamente su questi sentimenti. È un’operazione indecente.
Nomi e cognomi?
Matteo Salvini. È l’imprenditore dell’odio. Trovo disgustoso questo modo di stare dentro la crisi per qualche pugno di voti in più. Stare contro gli ultimi per conquistare i voti dei penultimi.
Salvini, forse, risponderebbe che lui ascolta la pancia delle persone. Qualcun altro se l’è completamente dimenticate.
Non è l’unico responsabile di questa situazione. Prendiamo i rom: i campi nomadi — dove si vive in condizioni disumane — non se li è inventati certo Salvini. Le amministrazioni pubbliche di ogni colore hanno considerato questa umanità ai margini una zavorra. Salvini incassa, ma sono in molti ad avergli preparato questa situazione.
La Lega ora si allea con Casa Pound.
La crisi sta cambiando i profili delle soggettività politiche. Sta nascendo anche in Italia una destra virulenta, per certi versi persino peggiore del Front National francese, che nel tempo ha smussato alcune sue punte. La destra sta rimettendo in scena le scorie più tossiche della propria identità novecentesca.
E la sinistra?
Simmetricamente, anche la sinistra ha avuto una mutazione genetica. Il Pd è un ogm, in fuga vertiginosa da ogni identità che possa anche lontanamente ricordare le proprie origini. Renzi è impegnato in un’acrobazia spericolata: vuole stare con i ricchi al vertice della piramide (pensiamo alla Leopolda e alle cene per miliardari) e insieme conquistare il voto di chi sta in basso. Un’operazione tenuta insieme dalla sua retorica populista. È molto difficile, perchè ad ogni svolta rischia di scontrarsi con la realtà dei fatti. Prima o poi succederà .
Siamo ai limiti. Abbiamo politici spregiudicati: Salvini, Renzi e in qualche momento pure Grillo, che è tentato di appellarsi a certi cattivi sentimenti, come su Ebola e immigrazione. Io avverto con paura degli scricchiolii dell’impalcatura della nostra tenuta civile. Il guappismo renziano ha cancellato anche quella sinistra che per qualche sussulto di memoria, ogni tanto, reagiva. Non rimane che il Papa, l’unica voce che si sforza di comunicare sentimenti e valori positivi.
Tommaso Rodano
(da “il Fatto Quotidiano”)
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