IRA DEL PPE SULLA COMI, LA COLLERA DI BERLUSCONI
RIMBORSI AI PARLAMENTARI, I GRILLINI PROVANO A FARE QUADRATO: “RICERCE COPIATE A NOSTRA INSAPUTA”
Sorpresa e tensione al Parlamento europeo per i casi di abusi sui rimborsi parlamentari dei partiti euroscettici e di alcuni deputati italiani rivelati ieri da Repubblica .
La prima reazione arriva dal Partito popolare europeo, la famiglia politica di Forza Italia e prima forza a Strasburgo tra le cui fila milita Lara Comi, la parlamentare azzurra che deve restituire 126 mila euro alle casse dell’assemblea per avere assunto come assistente stipendiata dall’istituzione la madre, Luisa Costa.
“Una tegola sulla testa”, commentano i vertici del Ppe, “una notizia che ci ha colto di sorpresa”.
Eppure – nonostante filtri anche l’irritazione di Silvio Berlusconi – dopo un giro di rapide consultazioni, viene deciso che Comi continuerà ad essere vicecapogruppo dei popolari visto che l’abuso non riguarda i fondi del gruppo, ma della direzione finanziaria del Parlamento.
Non commenta i casi di frodi e abusi il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, eletto a gennaio dopo l’addio di Martin Schulz, il socialdemocratico oggi in corsa per la Cancelleria di Berlino che da numero uno dell’assemblea aveva dato il via libera a diverse inchieste – soprattutto quelle che riguardano il Front National e lo Ukip – e aveva chiesto ai servizi di Strasburgo di prestare la massima attenzione ai casi sospetti.
La notizia delle verifiche sulle due eurodeputate cinquestelle Daniela Aiuto e Laura Agea scuote il gruppo dei grillini a Strasburgo.
Dopo diverse ore viene decisa la linea difensiva da adottare, processo lungo tanto che i comunicati vengono pubblicati dopo pranzo.
Aiuto – sospettata di avere ripreso da Wikipedia alcune ricerche inerenti al suo mandato e di averne richiesto il rimborso all’Europarlamento per diverse migliaia di euro – in una nota afferma di avere copiato a sua insaputa e si dichiara parte lesa.
Nel caso di Agea le verifiche riguardano un suo collaboratore locale, pagato con soldi del Parlamento ma sul quale ci sono dubbi che possa effettivamente lavorare per il mandato europeo della deputata in quanto imprenditore impegnato in diverse attività . Anche Agea decide di sospendere momentaneamente l’attività del collaboratore “per approfondire i termini dell’inchiesta”.
Ma non basta ad evitare la polemica politica, con il Pd che va all’attacco accusando i grillini di “doppia morale”, così Emanuele Fiano, perchè “quelli che usciamo dall’Europa e del no all’euro mangiatoia poi li becchi che a Bruxelles prendono i rimborsi per scopi indipendenti dalla loro attività politica”.
(da “La Repubblica”)
Leave a Reply