IRAN, I MANIFESTANTI DANNO ALLE FIAMME LA CASA NATALE DELL’AYATOLLAH KHOMEINI
BOTTIGLIE MOLOTOV E DISORDINI NELLE CITTA’, ORMAI E’ RIVOLTA CONTRO IL REGIME
Dopo settimane di proteste sempre più intense contro il regime iraniano a seguito della morte in carcere di Mahsa Amini, la rivolta popolare in Iran alza il tiro e punta al bersaglio politico più alto.
Nella notte, i manifestanti avrebbero dato alle fiamme la casa natale dell’ex leader supremo del paese e fondatore del regime, l’Ayatollah Ruhollah Khomeini. Lo si vede in alcuni video che stanno circolando in queste ore sui social media, e confermati dall’agenzia stampa iraniana. L’edificio, trasformato in museo dedicato al padre della rivoluzione iraniana, è stato preso di mira dai cittadini iraniani con diverse bottiglie molotov.
Nei giorni scorsi la magistratura aveva emesso le prime condanne a morte per le proteste che attraversano il paese. L’accusa rivolta a uno dei condannati dalla giustizia di Teheran è stata quella di aver «terrorizzato le persone per strada usando un coltello, dato fuoco alla moto di un cittadino e aggredito un individuo con un coltello».
Domenica scorsa la stessa pena era stata inflitta a un uomo accusato di «aver appiccato il fuoco a un edificio governativo, di aver disturbato l’ordine pubblico, di essersi riunito e di aver cospirato per commettere un crimine contro la sicurezza nazionale e di essere nemico di Dio e della corruzione sulla terra». Ma nonostante la dura repressione, le proteste contro il regime di Teheran continuano in tutto il Paese e puntano ora al bersaglio più alto.
(da Open)
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