ISTITUTO SUPERIORE SANITA’: “RAFFORZARE LE MISURE RESTRITTIVE PER CONTENERE LA VARIANTE INGLESE”
VARIANTE DIFFUSA NELL’88% DELLE REGIONI, PER UN TOTALE DEL 59% DI CASI IN ALCUNE AREE
Intervenire per contenere e rallentare la diffusione della “variante UK” in Italia “rafforzando/innalzando” le misure in tutto il Paese.
L’Istituto superiore di sanità ha condotto uno studio coinvolgendo 82 laboratori di 16 regioni diverse, nelle giornate del 3-4 febbraio, ed è emerso come la variante inglese sia diffusa nell’88% delle Regioni partecipanti allo studio con percentuali rispetto ai casi totali che vanno fino al 59% in alcune aree.
Per tale ragione l’Iss “raccomanda” di modulare ulteriormente le misure restrittive laddove la circolazione è più elevate, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto.
E ancora, tra i punti salienti del rapporto, emerge che “nel contesto italiano in cui la vaccinazione delle categorie di popolazione più fragile sta procedendo rapidamente ma non ha ancora raggiunto coperture sufficienti, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non vengono adottate misure di mitigazione adeguata”.
Inoltre, avverte l’Istituto superiore di sanità , “considerata la maggior trasmissibilità della variante” inglese di Sars-CoV-2, “e considerato l’andamento in altri Paesi interessati precocemente dalla diffusione della VOC 202012/0 è prevedibile che questa nelle prossime settimane diventi dominante nello scenario italiano ed europeo”.
Pertanto “al fine di contenere e attenuare l’impatto sulla circolazione e sui servizi sanitari è essenziale, in analogia con le strategie adottate negli altri paesi europei, rafforzare/innalzare le misure di mitigazione in tutto il Paese mantenendo o riportando rapidamente i valori di Rt inferiore a 1 e l’incidenza a valori in grado di garantire la possibilità del sistematico tracciamento di tutti i casi”.
(da agenzie)
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