JAMIE RASKIN, IL DEMOCRATICO PIU’ POPOLARE: “BIDEN E’ UN VERO PATRIOTA, TANTO ECCEZIONALE QUANTO SEMBRA”
“HA FATTO UN GRANDE DISCORSO, UN GIORNO CI SARA’ UNA BIOGRAFIA SU DI LUI”
C’è chi dice che la lunghissima lettera che ha inviato al presidente Biden a metà luglio sia stata decisiva per convincerlo a ritirarsi. Lui si schermisce – «chi può saperlo», ma Jamie Raskin, uno dei deputati democratici più noti e popolari, ha una connessione speciale con il presidente, che arriva da un dramma condiviso: la perdita di un figlio. Tommy, che aveva 25 anni, si suicidò il 31 dicembre del 2020.
Pochi giorni dopo, Raskin era al Congresso per certificare la vittoria di Biden quando arrivarono i rivoltosi. Lo incontriamo fuori da un albergo di Chicago, reduce da una sfilza di «congressional breakfast», le colazioni organizzate dai delegati dei vari Stati.
Ieri era in platea con i delegati del suo Maryland. Come le è sembrato il discorso di Biden?
«È stato un grande discorso, bellissimo, molto personale, ma allo stesso tempo legato al futuro del nostro Paese. Biden è un vero patriota. Ci sarà una grandiosa biografia su di lui un giorno. Sa, c’è una regola in politica per cui nessuno è mai tanto bravo quanto sembra o tanto male quanto sembra. Ma Joe Biden è eccezionale quanto sembra».
Ha sentito più rimpianto o più orgoglio nelle parole del presidente? Per esempio quando ha detto che all’inizio gli dicevano che era troppo giovane e ora che è troppo vecchio.
«La politica è faticosa. Sei troppo giovane o troppo vecchio o troppo liberal o troppo conservatore, e la gente può attaccarti per un motivo o per il suo opposto. Ma mi viene in mente una citazione di Teddy Roosevelt che diceva: il merito è dell’uomo che è nell’arena, il cui volto è segnato dalla polvere, dal sudore e dal sangue, che conosce i grandi entusiasmi e le grandi devozioni. E questo è davvero il Presidente Biden. Voglio dire, è stato coinvolto in tutte le lotte del nostro tempo, ed è anche cresciuto molto come leader. È diventato il principale leader liberale progressista in America, pur avendo iniziato come politico di apparato».
Gli ha parlato dopo la decisione di ritirarsi?
«No, l’ho visto brevemente, ma non abbiamo parlato di quello».
Nessuna chance che torni sul palco giovedì?
«Quell’uomo merita un po’ di riposo».
(da Il Corriere della Sera)
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