L’ X FACTOR DI FORZA ITALIA PER SCEGLIERE IL NUOVO CAPO: BERLUSCONI CHIAMA 25 GIOVANI
UNA SORTA DI CASTING PER INDIVIDUARE IL SUO SUCCESSORE: “QUELLI CHE CI SONO ADESSO NON MI SODDISFANO”
Mentre spara contro la vecchia guardia azzurra, guarda dritto negli occhi i venticinque giovani convocati a villa Gernetto per il gran debutto.
«Il futuro di Forza Italia — scandisce Silvio Berlusconi — siete voi. Sarete la prima linea, entrerete in lista. Anche perchè i parlamentari che ho portato a Roma non mi soddisfano».
L’ha detto, finalmente. Via tutti, il partito va resettato. È tempo di volti freschi per svecchiare una classe dirigente che l’ex Cavaliere giudica ammuffita.
I migliori del casting sbarcheranno sul piccolo schermo, occupando le poche poltrone riservate alle opposizioni nei talk show. E i berlusconiani della prima ora la prenderanno malissimo.
Bussano al portone della Versailles brianzola poco dopo pranzo. Un’ora di visita guidata, il solito tour tra le opere d’arte di cui Berlusconi va tanto fiero.
Il leader si diverte come un bambino. Finalmente senza occhialoni scuri anti uveite, scorazza tra i viali di villa Gernetto alla guida di un’auto elettrica sprintosissima, seguito dalle giovani leve. Poco dopo, nell’aula magna, si lascia andare a giudizi scivolosi: «Napolitano è cattivissimo, ma è una mente superiore. E Renzi non può capire le cose perchè in vita sua non ha mai lavorato ».
I ragazzi sono eccitati, sperano nel gran salto alla corte di Arcore.
Sono amministratori, militanti di “FI giovani” o talenti indicati dai coordinamenti regionali.
La lista dei “magnifici cento” — questa è infatti solo la prima tranche presentata al leader — è stata stilata da Annagrazia Calabria, Giovanni Toti e Alessandro Cattaneo. La maggior parte dei vincitori di questo X Factor della politica non raggiunge i trent’anni. Il bell’aspetto non guasta, in continuità con la tradizione berlusconiana. Punta di diamante è il sindaco di Perugia Alessandro Romizi, al pari della giovane milanese Silvia Sardone.
Ospite pochi giorni fa della trasmissione “Announo”, ha inaugurato l’operazione rinnovamento
Sconosciuti anche alla gran parte dei parlamentari di FI, i selezionati cercano di mettersi subito in luce con il Capo.
C’è il capogruppo azzurro in consiglio comunale a Milano Pietro Tatarella ed Eleonora Mosco, vicesindaco di Padova.
Ad ascoltare Silvio c’è anche Nicolò Bufalini (candidato con Alemanno nel 2013), Alberto Villa e due candidati alle Regionali emiliane, Francesca Gambarini e Alberto Ancarani.
E ancora, da “FI giovani” provengono Stefano Benigni e Maria Tripodi, che prova a tranquillizzare i “vecchi”: «Sbagliano se ci temono — assicura la calabrese, 17 mila preferenze alle ultime Europee — Vogliamo metterci al servizio di FI e del Paese».
Metà professore, metà vecchio saggio, Berlusconi non si risparmia.
C’è la retorica dei «quattro colpi di stato», l’affondo contro i «traditori di Ncd» che, però, saranno riabbracciati in caso di lista unica (novità comunque da «contrastare»). L’uomo di Arcore sogna addirittura clamorosi ritorni al potere: «Potremmo governare con Renzi, ma senza Alfano. O magari farlo dopo le elezioni — si lascia sfuggire — se si andasse a votare con il Consultellum».
Proprio al premier sono dedicati i pensieri più pungenti. «In politica è più vecchio di me, è entrato prima del ’94».
Per un pomeriggio, poi, il patto del Nazareno sembra essere stato siglato da altri: «I comunisti sono al potere, l’economia è un disastro. Se Bruxelles non cambia, entro due anni dovremo uscire dall’euro».
I ragazzi sono provati, la lezione va avanti da due ore.
Suona la ricreazione, Berlusconi li accompagna al buffet. Neanche il tempo di rifiatare, però, che già promette: «Ci rivediamo tutti prima di Natale!! ».
Tommaso Ciriaco
(da “La Repubblica“)
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