LA BEFFA: LA REGIONE LOMBARDIA METTE ALL’ASTA UNA CAPPELLA, VINCONO I MUSULMANI E CI FARANNO UNA MOSCHEA
OFFERTA AL RIALZO DELL’ 8%… ESSENDO GIA’ DESTINATA AL CULTO, HANNO FREGATO I LEGHISTI DELLA REGIONE E LE LORO ASSURDE NORME ANTI-MOSCHEE
Bergamo avrà finalmente una nuova moschea? Sembra di sì, e sarà realizzata dentro un’ex chiesa cattolica, la cappella degli ormai dismessi ospedali Riuniti, messa all’asta dall’Asst Papa Giovanni XXIII lo scorso 20 settembre.
Quando stamattina sono state aperte le buste è arrivata la sorpresa.
Sembrava infatti certo che l’immobile, che oltre alla ex chiesa comprende anche il convento che ospitava i frati cappuccini che operavano nell’ospedale, sarebbe stato acquistato dalla comunità ortodossa rumena, che dal 2015 lo occupa in comodato d’uso e lo utilizza per le proprie funzioni religiose.
Così non è stato: con un rialzo dell’8% sulla base d’asta di 418.700 euro, a vincerlo è stata l’Associazione musulmani di Bergamo, che fino ad ora si riuniva in una sala civica comunale di Boccaleone, uno dei quartieri periferici della città .
L’intenzione dell’associazione è quella di mantenere la destinazione del sito a luogo di culto, realizzando quindi una vera e propria moschea aggirando così, in maniera del tutto legale e legittima, la norma regionale nota come “legge anti moschee”. Quest’ultima prevede infatti vincoli molto severi che, di fatto, rendono pressochè impossibile la costruzione di nuovi luoghi culto.
Nel caso dell’ex cappella dei Riuniti, già destinata all’uso religioso dal Piano di governo del territorio approvato dal consiglio comunale, il problema non si pone
“Fa sorridere che proprio Regione Lombardia, che tanto si è accanita contro i fedeli musulmani e i loro luoghi di culto, ceda ora una ex chiesa alla comunità islamica – commenta l’assessore Giacomo Angeloni, che per l’amministrazione tiene i rapporti con i rappresentanti dell comunità – Quello alla preghiera e alla religione è un diritto, ed è inutile e controproducente negarlo. L’Associazione musulmani di Bergamo è nota all’amministrazione, e firmataria del patto con l’Islam che stabilisce diritti e doveri. Ora lavoreremo perchè l’impatto sul quartiere sia il meno traumatico possibile”.
Se verrà realizzata, la moschea dei Riuniti sarà la seconda a Bergamo, dopo quella di via Cenisio, riconosciuta ufficialmente dal 2013.
(da agenzie)
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