LA BUFALA SULLA “PAGA STELLARE” DI GIORGIA LINARDI, PORTAVOCE DELLA SEA WATCH: LA SOLITA CRIMINALE MACCHINA DEL FANGO SULLA ONG
LIBERO TITOLA QUELLO CHE POI NELL’ARTICOLO SMENTISCE… GIORGIA E’ UNA DELLE MASSIME ESPERTE DI DIRITTO INTERNAZIONALE E GUADAGNA UN QUARTO DI QUANTO PORTA A CASA UN DIPENDENTE DI UN MINISTRO
Sta circolando un meme con la fotografia di Giorgia Linardi, portavoce ufficiale di SeaWatch. Il post che circola è chiaramente un tentativo di denigrare l’organizzazione umanitaria minandone la credibilità con attacchi diretti ai suoi membri.
Il post è di quelli classici fatti apposta per parlare alle pance di chi a casa fa fatica a mettere insieme i soldi per l’affitto. –
Quel 5mila euro serve proprio per indignare quei soggetti. Partiamo col dire che da nessuna parte Giorgia Linardi si definisce “volontaria”, lavora nel settore umanitario da anni, e ovviamente non può farlo gratis, perchè altrimenti come potrebbe campare? Non capire questo significa partire già con pregiudizi.
I volontari delle associazioni umanitarie sono persone che per brevi periodi offrono la propria professionalità e capacità in maniera gratuita.
Il tutto avviene in forma temporanea, proprio sfruttando magari periodi di vuoto lavorativo o temporanea disoccupazione.
Alcuni addirittura scelgono di fare i volontari nei loro periodi di ferie.
Poi ci sono i professionisti, quelli che fanno andare avanti la baracca, quelli senza i quali associazioni come SeaWatch, ma anche Amnesty o Medici Senza Frontiere, non funzionerebbero.
Quelli che dedicano la loro vita a fare dell’attivismo umanitario una professione. Anche loro devono mangiare, pagare l’affitto e il riscaldamento. Anche loro hanno diritto a uno stipendio.
Sul sito di SeaWatch non c’è un bilancio, anche perchè campano solo di donazioni private, non hanno sede in Italia quindi non hanno alcun obbligo a pubblicare bilanci e spese. 5mila euro sarebbero tanto? Non conosco tutte le mansioni di Linardi e non so quale sia il suo impegno con SeaWatch, ma immagino tocchi viaggiare spesso, e che non sia proprio un classico lavoro d’ufficio da 8 ore al giorno.
Immagino possa essere stressante e faticoso, che necessiti di una preparazione specifica oltre a comportare alcuni rischi se tocca anche andare sui mezzi di soccorso. Non credo che 5mila euro lordi siano una cifra così impressionante.
Linardi è laureata in Legge, specializzata in Diritto Internazionale delle migrazioni e dei rifugiati. Insomma non un soggetto qualsiasi che si è inventata un ruolo da volontaria.
No, siamo di fronte a un’appassionata che ha studiato per arrivare dove è oggi, e secondo quanto riporta Human Rights at Sea Linardi per Sea Watch agisce da consulente legale
Avete idea di quanto costi un consulente legale? Specie se in esclusiva per un singolo committente?
5mila euro non sono una cifra eccessiva per mansioni del genere. Con le sue capacità Linardi poteva tranquillamente cercare altri lavori per aziende, non organizzazioni umanitarie, contando su stipendi più alti e maggior possibilità di fare carriera.
Ha scelto di aiutare i più deboli, è giustamente pagata per questo, o forse i nostri politici per stare comodamente in Parlamento a legiferare per noi lo fanno per spirito civico, gratuitamente.
Scrive “Libero”:
“Un volantino circolato sui social network in questi mesi denunciava gli incassi della signora: 5.000 euro al mese. Sicuramente si tratta di un’ esagerazione: effettivamente il bilancio rivela che i coordinatori hanno stanziato nel 2018 circa 60mila euro per la delegazione nel nostro paese, ovvero 5.000 ogni trenta giorni, ma in questo conto bisogna inserire anche le spese per i viaggi i telefoni e altro. “
Quindi il testo dell’articolo contraddice il titolo secondo il quale la Linardi avrebbe uno stipendio stellare che stellare non è.
Anche perchè Libero omette di dire
1) la cifra di 60.000 euro l’anno è lorda e si riferisce non solo alla Linardi ma allo staff italiano. Quindi collaboratori, spese comunicazione e viaggi. Non si arriva neanche a 2.000 euro netti
2) La Linardi è laureata e specializzata in diritto internazionale, ed è una delle massime esperte in materia immigrazione. Se fosse alle dipendenze di un ministro guadagnerebbe 4 volte tanto (vedi stipendi dei collaboratori di Di Maio e Salvini)
3) La Linardi ha fatto una scelta “di valori” che non può certo essere comprensibile agli psicopatici razzisti che schiattano alla vista di qualcuno che non pensa a lucrare, a frodare il fisco e andare a prostitute nigeriane e trans di nascosto e poi a messa la domenica con la “sacra famiglia tradizionale”.
Si accontenta di un decimo di quello che guadagnerebbe a livello internazionale solo se si dedicasse a consulenze: schiattate senza fare rumore, merde.
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