LA DIFESA DI SALVINI SULLA GREGORETTI E’ UMORISTICA: “A BORDO ERANO AL SICURO E PROTETTI”
ANCHE LE VITTIME DELL’ANONIMA SARDA ERANO “AL SICURO” MA I SEQUESTRATORI SI PRESERO L’ERGASTOLO… I SENATORI DELLA LEGA POTREBBERO NON VOTARE PIU’ A FAVORE DELL’AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE IL 12 FEBBRAIO
Matteo Salvini vuole chiudere la vicenda Gregoretti andando davanti ai giudici catanesi convinto di poter dimostrare che negando lo sbarco ai migranti della Gregoretti ha difeso l’interesse nazionale.
Cautela, invece, tra i suoi consiglieri e i senatori leghisti che potrebbero non appoggiare la sua messa in stato di accusa, preoccupati che un loro voto affermativo al Senato possa essere un boomerang e un’ammissione di colpa in sede giudiziaria.
Insomma, nelle ultime ore sarebbe emerso l’orientamento, il prossimo 12 febbraio, a non votare a favore del processo a carico del segretario in Aula a Palazzo Madama, contrariamente a quanto i leghisti hanno fatto settimane fa in Giunta per le Immunità . Sulle modalità di condotta, se uscire dall’emiciclo o astenersi, ancora è aperto il confronto.
Giovedì prossimo alle 9, all’indomani della seduta al Senato, Matteo Salvini si presenterà nella sede della stampa estera per diffondere anche ai media non italiani la sua linea difensiva e le ragioni del suo operato.
Trapelano le linee guida della sua memoria difensiva ancora in fase di definizione.
Aspetti realmente umoristici.
“La Gregoretti – è uno dei punti cardine esilaranti della difesa – era un posto sicuro. Quella imbarcazione ha salvato i migranti col consenso di Salvini, intervenendo in acque maltesi. È quindi inverosimile – viene notato – immaginare che un ministro voglia salvare delle persone per poi sequestrarle”
1) La Gregoretti ha salvato i migranti in base alle convenzioni internazionali che imponeva l’intervento, NESSUN PERMESSO DI SALVINI, anche perchè la Gregoretti è una nave della Marina militare e dipende dal Ministero della Difesa
2) Non è inverosimile quindi che un ministro che non ha fatto nulla per salvare quelle persone poi le abbia sequestrate
Secondo Salvini non ci sarebbe stato alcun sequestro visto che a bordo erano al sicuro e protette.
1) Anche l’anonima sarda garantiva pasti e alloggio ai sequestrati che erano “al sicuro e protetti”, ma li tratteneva illegalmente (e infatti hanno preso l’ergastolo)
2) Le leggi internazionali impongono di sbarcare tampestivamente i naufraghi nel porto più vicino, cosa che la Gregoretti avrebbe fatto se qualcuno non glielo avesse impedito per giorni.
3) Il decreto sicurezza bis di Salvini stabilisce che non si può negare lo sbarco a una nave della Marina militare che ha effettuato operazioni di soccorso
Secondo Salvini lo sbarco è stato quindi rallentato solo dalle trattative per la redistribuzione e per la doverosa verifica delle persone a bordo. Al riguardo, i difensori del leader leghista ricordano come “il governo tedesco abbia fatto poi sapere che tre persone a bordo della Gregoretti erano soggetti in grado di mettere a rischio la sicurezza nazionale”.
1) Le trattative per la ridistribuzione sono successive al diritto alla sbarco: prima si sbarcano e poi vengono ridistribuiti, fatte le opportune verifiche: così sancisce la legge.
A maggior ragione per una nave della Marina militare come da Decreto sicurezza
2) Dopo mesi di atti giudiziari ora si parla di un fantomatico avviso del Governo tedesco su tre migranti “pericolosi”. Chissà come mai Salvini non ha presentato il relativo documento in Commissione parlamentare, chissà se esiste, chissà , nel caso esista, cosa dice realmente, chissà che data porta, chi l’ha firmato e chi l’ha ricevuto.
Poniamo che esista: a maggior ragione i migranti dovevano essere sbarcati proprio per garantire la loro sicurezza e quella dell’equipaggio.
Se esiste perchè i tre a bordo non sono stati isolati dagli altri e sorvegliati?
Perchè a terra non sono stati sottoposti a indagini?
Che fine hanno fatto se erano pericolosi? Forse Salvini se li è fatti scappare?
Fuori il documento, di palle ne abbiamo le scatole piene. Non vorremmo scoprire sei mesi dopo che i tre erano “pericolosi ladri di polli”.
Tutto il governo italiano – insiste Salvini – era consapevole e quindi d’accordo.
1) Non esiste un atto del Consiglio dei ministri che certifichi questa tesi, non ne hanno mai discusso e Conte ha smentito più volte
2) Salvini non ha prodotto alcun scambio di mail che provi un coinvolgimento di Conte nella decisione , anzi lo stesso Salvini ha più volte rivendicato che “la decisione è sua”.
Quindi Salvini non anticipi nulla che fa più bella figura, si difenda davanti a un Tribunale, come fanno tutti i cittadini.
Leave a Reply