LA FACCIA DI DI BATTISTA QUANDO SERRACCHIANI GLI RICORDA CHE E’ ANDATO AL CONGRESSO DEL PARTITO DI PUTIN
LA BRUTTA FIGURA DI DIBBA, RIVOLUZIONARIO DELLA DOMENICA
Posizioni che viaggiano su due binari paralleli che non si incontreranno mai, neanche all’infinito.
Da una parte Alessandro Di Battista, dall’altra Debora Serracchiani (del Partito Democratico).
Negli studi di “Di Martedì” è andato in scena un acceso scontro dialettico tra i due, ovviamente parlando delle posizioni evidentemente divergenti sulla guerra in Ucraina. Ma, soprattutto, sull’approccio critico nei confronti di Vladimir Putin e delle sue azioni.
Poi il colpo di teatro quando la deputata del PD ha ricordato all’ex parlamentare M5S quella sua partecipazione al congresso (era il 2017) di Russia Unita.
“La Russia sta obiettivamente subendo le sanzioni”, esordisce Debora Serracchiani. Una posizioni che provoca la risposta dell’ex pentastellato: “Lei se ne assumerà le responsabilità davanti alla storia”. Assist perfetto per la deputata del PD che passa al contrattacco: “Io e lei abbiamo posizioni diverse. Sa perché? Perché nel 2017 quando lei è andato al congresso di Russia Unita (il partito di Putin, ndr) e poi è tornato qui per depositare una proposta di legge per chiedere all’Italia di uscire dalla Nato, io e lei siamo su due posizioni completamente diverse. Quindi, qual è la sua strategia quando difende la Russia in questo modo? Qual è la sua strategia quando dice che le sanzioni non servono? Qual è la sua strategia quando dice che gli ucraini si devono arrendere e viva la Russia? Perché lei ha anche detto che le istituzioni europee sono naziste. Se partiamo da questi presupposti, io e lei siamo distantissimi”.
Poi Serracchiani spiega che la strategia del governo (e del suo partito, il PD) siano: le sanzioni, gli aiuti militari, umanitari, la protezione umanitaria, la trattativa e la diplomazia.
(da agenzie)
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