LA GIORNATA DELLA MEMORIA E L’INTERVENTO DA DIMENTICARE: QUELLO DI FABIO VERSACI (M5S)
A TORINO LA COMMEMORAZIONE DEI CAMPI DI STERMINIO, AFFIDATA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, SI TRAMUTA IN UNO SPROLOQUIO SGRAMMATICATO
Dopo la scritta “arbeit macht frei” sfregiata da Grillo su un post; dopo la chiamata in causa di Anna Frank quale sicura elettrice del m5s se fosse stata viva; dopo i vari sgarbi dell’ottavo municipio romano con le pietre d’inciampo dedicate ai morti nei lager nazisti; dopo la ridicola estensione del biglietto gratuito per i mezzi pubblici ai reduci dei campi di sterminio nella Capitale; ecco che — questa volta sotto la Mole — si consuma l’ennesimo flop pentastellato con la comunità ebraica.
Il protagonista è il Presidente del Consiglio Comunale torinese, Fabio Versaci, trentenne, diploma di Perito Chimico, 5900 euro di stipendio mensile “non tagliato” (come asserisce Vittorio Bertola ex capogruppo al consiglio comunale di Torino per il Movimento 5 Stelle sulla sua pagina facebook).
Versaci, chiamato a tenere un discorso in occasione della Giornata della Memoria in aula consigliare davanti alle autorità civili, alla Comunità Ebraica, a una rappresentanza di partigiani, alla scolaresca di terza media di una scuola ebraica, a un’associazione di deportati, imbastisce uno sproloquio che metterebbe in imbarazzo anche un bambino delle elementari.
Versaci dice di aver “pensato molto a cosa dire” nella Giornata della Memoria e, forte di questa asserzione, inizia un lungo racconto, più o meno sgrammaticato, in merito a una sua gita studentesca nel 2005 ad Auschwitz e a Birkenau.
Versaci, a suo dire, rimase impressionato dalle “casette” (?), dall’immensità del posto e dal freddo.
Dopodichè, fra un colpo di tosse e l’altro, schiarendosi mille volte la voce — non certo per la commozione, ma perchè in evidente assenza di argomenti — continua dicendo che “le cose dal vivo fanno la differenza, camminare in mezzo a quel freddo e quella neve, era molto forte, soprattutto Birkenau… non si riusciva a vedere la fine delle rotaie. Quando tornai a casa, capii che forse ancora oggi compiamo degli errori… gli errori del passato bisogna accoglierli (?) e trasmetterli alle generazioni future (?)… Non saprei neanche definirla, quella follia umana, boh, non lo so… poi uno s’interroga, no, c’era qualcuno che credeva che la razza perfetta poteva esistere. Quindi, anche un po’ questo è il motivo per mettermi in gioco e spero di riuscirlo a farlo. Io non aggiungo altro…”.
L’intervento di Versaci è stato pubblicato in rete ed è consultabile sul suo canale YouTube.
A noi non resta che attendere un nuovo capitolo dell’infinita saga pentastellata: come offendere la Comunità Ebraica e inimicarsela un po’ di più.
(da “NextQuotidiano”)
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