LA LEGA ANNUNCIA QUERELE CONTRO L’EX COLLABORATRICE DI TRUMP JULIA FRIEDLANDER PER AVER DICHIARATO CHE “I RAPPORTI TRA SALVINI E PUTIN SONO GUIDATI DA PROBABILI INTERESSI FINANZIARI”
NEL CARROCCIO PERÒ SONO PREOCCUPATI CHE POSSA TRATTARSI SOLO DI UN ANTIPASTO, E CHE DA QUI AL 25 SETTEMBRE POSSA USCIRE ALTRO DI PIÙ SOSTANZIOSO
Sono solo “insinuazioni, zeppe di dubbi e condizionali, contro la Lega e Matteo Salvini che si difenderanno in ogni sede opportuna contro le parole di Julia Friedlander e il quotidiano che le ha pubblicate”, è la nota della Lega dopo l’intervista di Repubblica alla ex collaboratrice di Donald Trump, responsabile del sud Europa della sua amministrazione. Friedlander, senza mezze parole, ha spiegato che “i rapporti tra Salvini e Putin sono guidati da probabili interessi finanziari”.
Certamente però, al di là delle accuse che non sono nuove se si pensa ad esempio allo scandalo dell’Hotel Metropol che vide coinvolto Gianluca Savoini, nel Carroccio si è rimasti molto colpiti del fatto che abbia parlato una persona vicina a un ex presidente molto amico della Lega stessa, perlomeno sul piano ‘ideologico’.
Il timore è che possa trattarsi solo di un ‘antipasto’, e che da qui al 25 settembre possa uscire altro di più sostanzioso. “Sta accadendo qualcosa di strano – confida un colonnello salviniano – Sembra quasi che sia in corso una manovra per rendere Giorgia Meloni affidabile e gradita al sistema e contemporaneamente delegittimarci giorno dopo giorno”.
Dice Gianluca Pini, ex parlamentare della Lega Nord che non ha mai sostenuto il nuovo corso nazionalista, che “tutto fa pensare che la ricostruzione di Friedlander sia credibile, mancano però dei riscontri oggettivi. Di suggestioni ce ne sono diverse e da tempo, cominciano ad essere un po’ troppe, finché non esce la prova”.
(da agenzie)
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