LA MAMMA DI DESIREE MARIOTTINI COMMENTA IL MESSAGGIO DI LUCA TRAINI ALLA MADRE DI DANIELA MASTROPIETRO: “TRAINI NON POTREBBE MAI AVERE NULLA A CHE FARE CON ME”
“LA BATTAGLIA DI GIUSTIZIA PER MIA FIGLIA LA PORTO AVANTI IO, NON UN DELINQUENTE RAZZISTA”
Barbara Mariottini non vuole crederci. Prima cerca una giustificazione: “Alessandra forse sta male, ha bisogno di aiuto, non ha riflettuto”.
Poi, quando legge ciò che Luca Traini ha scritto sul Tricolore, non usa mezze frasi: “Un razzista non deve permettersi di trattare così la nostra bandiera. Mai avrei accettato la sua vicinanza. Non tollero il razzismo e Luca Traini non è una persona che potrebbe mai avere a che fare con me. La battaglia di giustizia per mia figlia la porto avanti io, non un delinquente”.
Barbara Mariottini è la mamma di Desirèe, la sedicenne uccisa a Roma, in un capannone di San Lorenzo, proprio da alcuni stranieri nel 2018. Prima imbottita di droghe, poi violentata, infine abbandonata.
Eppure, nonostante il dolore e la rabbia per l’atrocità subita, arriva da Barbara la reazione sconcertata alla volontà di Alessandra Verni di conoscere Luca Traini, l’uomo che a Macerata sparò a sei migranti per motivi razziali. “Siamo amiche, lottiamo fianco a fianco per chiedere giustizia allo Stato per le nostre figlie morte. Io dovevo esserci ieri a piazza Re di Roma ma non sono potuta andare per motivi di lavoro. Però mi sento di dire a Alessandra che doveva riflettere di più”.
La mamma di Pamela Mastropietro, invece, durante la commemorazione in piazza Re di Roma per i sei anni dall’assassinio della figlia quel Tricolore l’ha messo sulle spalle. Ha anche letto il messaggio scritto da Luca Traini sopra la bandiera.
“E’ scioccante, non doveva farlo. Alessandra è vittima anche lei, è devastata dal processo per sua figlia. Ha sbagliato e ha solo visto che c’era un’altra persona che sta sposando la sua causa – continua Barbara Mariottini -. Ma la giustizia deve essere senza violenza. Mia figlia non avrebbe mai fatto del male a nessuno, mia figlia si è fidata di una donna. Perché era una ragazzina che aveva fiducia nel prossimo e io le avevo insegnato che siamo tutti uguali. Le avevo insegnato che si rispetta l’altro”.
Su Traini la mamma di Desirèe va dritta: “Anche lui come gli assassini di mia figlia deve scontare tutti i suoi anni di carcere. Chi sbaglia deve pagare la sua condanna. Io non tollero nessun tipo di violenza, da quella fisica a quella verbale. Noi che abbiamo subito questa atrocità dobbiamo portare avanti messaggi di amore e speranza, non di vendetta. L’odio non si combatte con l’odio”.
La donna chiamerà la sua amica, con la quale recentemente aveva anche lanciato un appello al governo sulle pene certe attraverso un video dove compaiono anche altre mamme di figli uccisi. “Cercherò di parlarle, di comprendere perché ha preso questa decisione. Le ribadirò – dice Barbara Mariottini – quello che io penso sul razzismo. I delinquenti sono italiani come stranieri, però anche se degli stranieri hanno ucciso mia figlia io non divento razzista. Come ho già detto non accetto nessuna forma di violenza e di razzismo da qualsiasi parte o persona essa provenga. Chi commette reati deve scontare tutta la pena, chi uccide non dovrebbe uscire nemmeno per un giorno dal carcere perché la vittima non ha altre possibilità. I detenuti devono lavorare e mantenersi nelle carceri”.
(da La Repubblica)
Leave a Reply