LA MELONI ARRANCA PER LA FOTO RICORDO A MONTE SENARIO
“MANTENGO IO LA PROMESSA DI RENZI”: DOPO 15 GIORNI SI E’ ACCORTA ANCHE LEI CHE IL PREMIER CONTA BALLE E PROVA A FARE LO SPOTTONE
Renzi aveva promesso agli italiani che se non avesse pagato tutti i debiti della P.A. entro il 21 settembre sarebbe andato in pellegrinaggio a piedi a Monte Senario.
Come è noto da circa 15 giorni, sono stati pagati circa 31 miliardi di arretrati su un totale di oltre 60 miliardi (c’e’ chi ipotizza anche la cifra di 90 miliardi).
Una cifra ben lontana dalla promessa fatta nel salotto di Vespa e che era all’origine della scomessa con il conduttore della Rai.
Alla scadenza del 21 settembre Renzi ha avuto la faccia tosta di sostenere che se molte aziende non erano state saldate ciò era causato dal fatto che non avevano compilato il modulo richiesto.
“Sia io che Renzi siamo convinti di aver vinto la scommessa. Quindi saliremo insieme e anche con altre persone» (tra questi il ministro dell’Economia, Piercarlo Padoan, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, il presidente di Confartigianato e delle Pmi di ReteImpresa, Giorgio Merletti e quello della Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini ), aveva annunciato dieci giorni fa il giornalista.
Alla fine non se ne è fatto nulla, come da logica del premier.
Ecco allora che con “grande tempestività ” si precipita a Firenze Giorgia Meloni che si autoproclama vice-Renzi: “Andiamo noi a Monte Senario al posto suo”, neanche avesse una delega.
Inforcate le scarpette rosa, con un paio di notabili locali al seguito e previa assicurazione della presenza di stampa e tv, ecco sorella Giorgia arrancare verso la meta renziana per “ricordare la mancata promessa del premier” con appena 15 giorni di ritardo.
Un passeggiata spot di tre ore con festeggiamenti all’arrivo e “presa in braccio” dai consiglieri regionali.
Forse sarebbe stato meglio che si recasse davanti a una delle tante aziende che, proprio a causa dei mancati pagamenti della P.A., stanno rischiando di chiudere i battenti.
Ma per farlo occorrerebbe conoscere i problemi reali locali e non solo creare in ritardo sceneggiature per comparsate pubblicitarie.
Ci mancava proprio di opporre altri spot ai quotidiani annunci del cacciaballe Renzi .
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