LA MOSSA ANTI MELONI. IL PREMIER? LO DECIDANO GLI ELETTI, NON GLI ELETTORI
ALLA FINE DI CHI VOTERA’ MELONI SI RITROVERA’ COME PREMIER CHI DECIDERA’ BERLUSCONI, IN COCCA CON SALVINI
Berlusconi e Salvini temono, pur nella semi-pace ritrovata ma tutta da ricostruire, che a vincere sia Giorgia Meloni
Qundi il piano è questo. Si va al voto con tre punte d’attacco e senza stabilire chi dei tre governerà. L’idea è quella di unire le forze tra Forza Italia e Lega subito dopo le elezioni e la somma dei due partiti supererebbe in Parlamento in numero di seggi quelli ottenuti da FdI.
Si sta pensando a un’assemblea degli eletti, appena insediate le nuove Camere, nella quale nominare il premier di centrodestra.
Quindi in Parlamento saranno più i forzaleghisti uniti che i meloniani. Ed ecco fatta la sorpresina all’amica Giorgia.
Perciò comincia a circolare, sia in Italia sia in Europa presso il Ppe, l’ipotesi Tajani premier
C’è chi dice, tra chi è vicino al Cavaliere, che al posto di Giorgia – se riesce il piano – Silvio vede se stesso come premier.
Considerando che, parole sue, «serve gente d’esperienza e di larghe conoscenze alla guida di questo Paese, e io modestamente queste caratteristiche le ho…».
Ma più che king, Berlusconi si vede kingmaker. O queenmaker nel senso che magari andrebbe bene investire pure la Meloni, ma l’importante è avere la forza numerica per dire: ti ho fatto presidentessa del consiglio io.
O magari, se il piano funziona ma la Meloni farà di tutto per cautelarsi in questi due mesi di campagna elettorale, Silvio e Matteo tireranno fuori altri nomi a sorpresa per succedere a Draghi? Frattini forse? O un super-tecnico d’area, se esiste?
(da il Messaggero)
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