LA MOSSA DI CONTE SULLA TAV RISCHIA DI SPACCARE IL M5S SOTTO LA MOLE
STASERA ARRIVA GRILLO, MA A TORINO I CINQUESTELLE IMPLODONO SE PASSA LA TAV
Il via libera alla Tav, in qualsiasi sua forma, potrebbe essere l’ultima crepa nella spaccatura interna al Movimento5stelle sotto la Mole.
La decisione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e le parole del ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, arrivano in Piemonte come un terremoto e il via libera ai bandi per gli appalti da parte di Telt potrebbero avere conseguenze ben più pesanti.
Non solo il senatore Alberto Airola, torinese, potrebbe lasciare il M5s, come annunciato ieri, in caso di pubblicazione degli appalti.
La maggioranza che sostiene la sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha già fatto sapere più volte a Toninelli che senza lo stop all’opera non ci sarebbe più il Movimento a Torino e che questo potrebbe avere conseguenze enormi sull’amministrazione.
In Piemonte, come formalmente nel resto d’Italia, tutti i 5stelle sono No Tav, dalla sindaca Chiara Appendino alla sottosegretaria, Laura Castelli, fino al senatore Alberto Airola, tutti i volti più noti hanno preso parte alle manifestazioni in Valsusa contro il supertreno. Quest’ultimo ha già chiarito cosa farà , mentre la sindaca tace e la sua amica sottosegretaria, in privato, bastona chi critica l’azione del governo anche sulla Tav.
Sembra profilarsi quindi una divisione tra la base, gli attivisti e la maggior parte dei consiglieri comunali e regionali, convintamente No Tav e pronti a lasciare il M5s se non verrà cancellata la grande opera, e Appendino e Castelli che preferiscono non esporsi e non aprire un nuovo fronte con il capo politico, Luigi Di Maio, dopo quello sul voto della sindaca contro Salvini per il caso “Diciotti” e gli schiaffi per le Olimpiadi del 2026 e le Atp Finals arrivati dal governo gialloverde.
Anche per questo e per evitare rotture definitive stasera molti dei pentastellati piemontesi saranno al teatro Colosseo per ridere dello spettacolo del fondatore, Beppe Grillo, ma soprattutto per chiedere a lui di fare qualcosa.
Francesca Frediani, ma anche uno dei leader Davide Bono e il candidato presidente del Piemonte, Giorgio Bertola, saranno in prima fila.
Oltre a loro sicuri la capogruppo in Sala Rossa, Valentina Sganga, e Fabio Versaci, ex presidente del consiglio comunale e fedelissimo di Appendino.
Proprio la sindaca però, per ora, non ha confermato la presenza, nè di avere appuntamenti con Grillo per la giornata, anche questo forse un segnale sulle posizioni interne al Movimento.
“Se riuscirò a parlarci gli chiederò di far sentire la sua presenza. Nel M5S ma anche in valle: è sempre stato accanto a noi — spiega la consigliera regionale e attivista No Tav, Francesca Frediani – Gli attivisti in Valsusa si sentono un po’ abbandonati”.
Grillo, e con lui Alessandro Di Battista, ma soprattutto il presidente della Camera, Roberto Fico, sembrano essere gli unici punti di riferimento dei grillini piemontesi che, sui social, hanno già lanciato la campagna “stop ai bandi”, una scritta che campeggia sulle foto profilo di molti dissidenti, per far capire che ora è questa la battaglia fondamentale.
(da agenzie)
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