LA PRIMA PICCONATA A SALVINI ARRIVA DA ZAIA: “E’ INNEGABILE COME IL RISULTATO SIA ASSOLUTAMENTE DELUDENTE, E NON CI POSSIAMO OMOLOGARE A QUESTO TROVANDO SEMPLICI GIUSTIFICAZIONI”
SALVINI HA GIA’ CHIARITO CHE NON INTENDE DIMETTERSI: “NON VEDO L’ORA DI INDICARE LA STRADA DELLA LEGA PER I PROSSIMI 5 ANNI”… L’EUROPARLAMENTARE DA RE: “LA SCONFITTA HA UN NOME COGNOME: MATTEO SALVINI. SI DIMETTA”
“Il voto degli elettori va rispettato, perchè, come diceva Rousseau nel suo contratto sociale, ‘il popolo ti delega a rappresentarlo, quando non lo rappresenti più ti toglie la delega’. E’ innegabile come il risultato ottenuto dalla Lega sia assolutamente deludente, e non ci possiamo omologare a questo trovando semplici giustificazioni”.
Lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia, commentando con l’ANSA l’esito del voto.
“E’ un momento delicato per la Lega – aggiunge – ed è bene affrontarlo con serietà perchè è fondamentale capire fino in fondo quali aspetti hanno portato l’elettore a scegliere diversamente”
“Non ho mai avuto così tanta determinazione e voglia di lavorare”. Così il leader della Lega Matteo Salvini rispondendo a chi gli faceva notare che qualche esponente ha chiesto le sue dimissioni come segretario. “Ad ogni modo “non vedo l’ora di indicare la strada della Lega per i prossimi 5 anni – ha concluso
«Questa disfatta ha un nome e cognome, Matteo Salvini»: lo afferma senza giri di parole l’europarlamentare trevigiano della Lega, Gianantonio Da Re, commentando il tracollo del suo partito in Veneto. «Dal Papeete in poi ha sbagliato tutto, ha nominato nelle segreterie delle persone che hanno solo ed esclusivamente salvaguardato il proprio sedere». «Quindi si dimetta – conclude – passi la mano a Massimiliano Fedriga e fissi in anticipo i congressi per la ricostruzione del partito».
(da agenzie)
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