LA PROCURA DI AGRIGENTO INDAGA SU DIRETTIVA ANTI-ONG DI SALVINI, APERTO UN FASCICOLO
IL CASO DELLA NAVE ALAN KURDI AD APRILE, IL VIMINALE L’AVEVA DEFINITA “NON INOFFENSIVA” SOLO PERCHE’ AVEVA SALVATO NAUFRAGHI IN MARE
Le direttive del Viminale sul salvataggio dei migranti in mare finiscono di nuovo sotto l’occhio della magistratura.
Il nuovo caso, riportato dall’Avvenire, è quello della Alan Kurdi, che il 3 aprile ha soccorso in mare 64 persone, ma che il ministero dell’Interno aveva indicato come nave “non inoffensiva”.
I magistrati di Agrigento, con il procuratore Luigi Patronaggio, hanno acquisito gli atti sul divieto alla Ong Sea Eye.
Il nuovo fronte giudiziario si è aperto il 4 aprile: l’eventuale transito in area “di competenza italiana” dell’Alan Kurdi è stato considerato, secondo una direttiva del Viminale, “necessariamente quale passaggio non inoffensivo”.
Sia questa direttiva che gli atti sulla Sea Eye fanno parte del fascicolo d’inchiesta di Agrigento.
La nave, dopo aver soccorso i migranti in mare, aveva ricevuto inizialmente il permesso di far sbarcare le persone soccorse in Italia. Prima di un dietrofront con il quale si è deciso di far scendere solamente le donne con i figli, lasciando a bordo i padri. Le famiglie non hanno accettato di separarsi.
Secondo quanto riporta ancora l’Avvenire, dopo una richiesta di accesso a quegli atti, il Viminale ha risposto che “gli atti risultano essere oggetto di indagine da parte della procura della Repubblica presso il tribunale di Agrigento”.
Intanto la nave Sea Watch 3, con a bordo 65 migranti, tra cui anche due neonati e un disabile, si trova al limite delle acque territoriali.
L’imbarcazione, diretta verso Lampedusa, è stata diffidata dalla Guardia di finanza e dalla Capitaneria di porto: gli è stato comunicato di non entrare nelle acque territoriali. Quindi l’imbarcazione per il momento fa zig zag vicino al limite per non entrare, aspettando ulteriori notizie.
Sul caso interviene anche stamattina il ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Questi non sono soccorritori ma scafisti, e come tali verranno trattati. Per i trafficanti di esseri umani i porti italiani sono e rimangono chiusi”.
Un consiglio alla Sea Watch: querelate il signor Salvini in sede civile per diffamazione con richiesta di 10 milioni di euro di danni.
(da agenzie)
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