LA PROTESTA DEL SINDACO DI LAMPEDUSA: “L’HOTSPOT E’ SOVRACCARICO, MA SALVINI PENSA SOLO ALLE ONG”
“QUA ARRIVANO BARCHINI IN CONTINUAZIONE MA NESSUNO NE PARLA”… “NELL’HOTSPOT DOPO 48 ORE DOVREBBERO ESSERE TRASFERITI IN ALTRE STRUTTURE MA QUESTA NORMA VIENE VIOLATA”
Lontano dalle telecamere e dagli psicodrammi di Matteo Salvini, a Lampedusa i migranti continuano ad arrivare.
La maggior parte, infatti, arriva su piccole imbarcazioni che riescono a compiere la traversata e poichè non ci sono le odiate Ong di mezzo nessuno se ne cura.
Ma l’isola ha un solo hotspot, che in teoria dovrebbe accogliere i migranti in arrivo per 24-48 ore ma che in pratica è sovraffollato e abbandonato a sè stesso, come ha denunciato il sindaco di Lampedusa Totò Martello.
“Ricordo che il nostro Comune non ha alcuna competenza in merito, sono altre le istituzioni che devono far si che i migranti, una volta giunti sull’isola, restino nell’hotspot non oltre il tempo previsto, che è di 24-48 ore, e quindi vengano trasferiti in strutture adeguate. Invece cosa succede? Si continua a ripetere che ‘il porto di Lampedusa è chiuso’ quando invece gli sbarchi non si sono mai fermati: la maggior parte dei migranti raggiunge l’isola a bordo di piccole imbarcazioni che approdano lontano dalle telecamere, mentre si gioca una battaglia politica senza scrupoli sulla pelle delle persone che sono a bordo di navi delle Ong” ha dichiarato il sindaco.
Martello aggiunge: “Questa situazione sta esasperando il clima, sta portando ad una mistificazione della realtà . Io l’ho sempre detto e lo ripeto: Lampedusa è un’isola che, per sua stessa collocazione geografica, ha una ‘vocazione naturale all’accoglienza’. E da parte nostra non si negherà mai un aiuto a chi è in difficoltà ed ha bisogno di soccorso. Ma parallelamente a tutto questo non si può abbandonare l’isola a se stessa, non si può giocare con i lampedusani e non si può, e non si deve in alcun modo, continuare a sfruttare il disagio dei nostri concittadini per puro calcolo politico o elettorale.
(da agenzie)
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