LA PUBBLICITA’ OCCULTA DI SALVINI (E LA LEGGE CHE LO PERMETTE)
COSA SI NASCONDE DIETRO LA SPONSORIZZAZIONE DEI MARCHI? E’ ORA DI FARE CHIAREZZA
Matteo Salvini può pubblicare tutti gli scatti che vuole, compreso pane e Nutella, senza che nessuna autorità possa fermarlo: la legge sulla par condicio (n. 28 del 2000), che dovrebbe garantire la parità di trattamento e l’imparzialità dei politici nell’accesso ai mezzi di informazione, non contempla like e cuoricini.
Lo spiega oggi Il Fatto Quotidiano, che nota come il Capitano sia un habituè della citazione di marchi:
Nelle ultime settimane è stato un crescendo. 19 settembre: “Adesso pausa pranzo al volo e il dubbio è: mi faccio un piatto di spaghetti in bianco, al pomodoro o al ragù?”, scrive, Salvini, in primo piano una birra Franziskaner; 22 ottobre: “Yogurt al miele e melissa per Renzi, Boschi e tutti gli amici del Pd, per digerire meglio le storiche sconfitte di Trento e Bolzano”, con immagine di uno Sterzing Vipiteno; 1 dicembre: “Alla vostra salute amici…”, mentre beve un boccale di birra Moretti; 13 novembre: “Si stappa una bottiglia di Nebbiolo (Gianni Gagliardo, La Morra, Cuneo) e la serata assume un sapore diverso”. 4 dicembre: “due etti di bucatini Barilla, un po’di ragù Star e un bicchiere di Barolo di Gianni Gagliardo, alla faccia della pancia!”, la foto è dei bucatini, i marchi citati sono 3.
L’obiettivo, spiegano Patrizia De Rubertis e Wanda Marra, è questo:
Esiste almeno un precedente: Renzi non restituì la bici Colnago, un dono istituzionale, ma la postò più volte. Pubblicità .
Nello staff del ministro dell’Interno negano che Salvini abbia una strategia di tipo commerciale: non ha contatti con le aziende, dicono. La strategia sarebbe comunicativa. Parlare di generi alimentari fa tanto “leader della porta accanto”: in realtà un trucco ormai vetusto. E poi utilizzare i brand fa discutere. Dunque è sempre pubblicità . La tattica pare quella di distogliere l’attenzione. Memento: l’eccesso di comunicazione diventa un boomerang, come dimostra il precedente di Renzi.
(da agenzie)
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