LA RUSSA SALVA GASPARRI: IL PRESIDENTE DEL SENATO HA DECISO DI NON APPROFONDIRE NÉ IPOTIZZARE UNA SANZIONE PER LA MANCATA COMUNICAZIONE, DA PARTE DEL SENATORE DI FORZA ITALIA, DELL’INCARICO DA PRESIDENTE DI “CYBEREALM”
‘GNAZIO NON HA PIÙ CONVOCATO IL CONSIGLIO DI PRESIDENZA, E SI È FATTO BASTARE UNA LETTERA DI GIUSTIFICAZIONE. LA DECISIONE È IL FRUTTO DELL’ACCORDO CHE HA PORTATO GASPARRI A DIMETTERSI DA VICEPRESIDENTE DI PALAZZO MADAMA E ASSUMERE IL RUOLO DI CAPOGRUPPO
A Maurizio Gasparri è bastata una lettera di giustificazione alla Presidenza del Senato per chiudere definitivamente il caso del suo potenziale conflitto d’interessi tra la carica di senatore e quella di presidente della società Cyberealm Srl che si occupa di cybersicurezza.
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha ritenuto di non dover approfondire né tantomeno ipotizzare una sanzione per la mancata comunicazione del doppio incarico: la seconda carica dello Stato non ha più convocato il consiglio di presidenza che si sarebbe dovuto occupare della questione, dicono tre fonti parlamentari a conoscenza della questione.
Quando Report a novembre ha scoperto l’incarico di Gasparri, mai comunicato al Senato, Palazzo Madama si sarebbe dovuta muovere in due direzioni: un’istruttoria della Giunta per le elezioni per decidere sulla compatibilità di Gasparri da senatore e una del consiglio di presidenza sulla mancata comunicazione.
Un doppio binario che però si è interrotto nel giro di due settimane. La giunta, guidata da Dario Franceschini ma a maggioranza di destra, ha deciso di chiudere il caso in pochi giorni sostenendo la compatibilità di Gasparri. Ma il consiglio di presidenza non si è mai mosso
Quest ’ultimo è un organo presieduto da La Russa e composto da 19 persone tra cui i vicepresidenti del Senato, i questori e i segretari di tutti i partiti. Un organo che, spiega un parlamentare di maggioranza, La Russa non convoca quasi mai. E quando lo ha fatto ha sempre rinviato la questione di Gasparri: quattro mesi dopo ha deciso di evitare di occuparsene.
Eppure c’è stato un caso eclatante in cui il presidente del Senato ha deciso di convocare il consiglio di presidenza per prendere delle decisioni: nel gennaio 2023 quando alcuni giovani di Ultima Generazione decisero di imbrattare la facciata di Palazzo Madama e il consiglio di presidenza fu convocato per prendere decisioni sulla sicurezza del Palazzo. Non lo ha mai fatto invece per Gasparri.
Secondo l’articolo 18 del Regolamento per la verifica poteri del Senato non sono previste sanzioni per chi non comunica una carica alla giunta per le Elezioni ma è allo stesso tempo molto chiaro: “I senatori sono tenuti a trasmettere alla Giunta l’elenco di tutte le cariche e uffici a qualsiasi titolo ricoperti, retribuiti o gratuiti”.
La Russa quindi si è accontentato della lettera, rivelata da Report, con cui Gasparri ha spiegato di non aver “ritenuto di dover comunicare la sua carica” perché avrebbe interpretato la legge solo per la “funzione di amministratore in senso stretto” e non anche per “la qualifica di amministratore in quanto componente del Cda”.
La decisione di La Russa, dicono due fonti di maggioranza, è frutto anche dell’accordo che ha portato Gasparri a dimettersi da vicepresidente del Senato per assumere il ruolo di capogruppo di Forza Italia.
(da Il Fatto Quotidiano)
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