LA SECONDA VITA DEI MOBILI DELLE OLIMPIADI: VENDUTI ONLINE INTERI CONTAINERS PIENI DI LETTI, SEDIE, LAMPADE
E’ L’AZIENDA AUSTRALIANA CHE FORNISCE LE SUPPELLETTILI CHE ARREDANO I VILLAGGI DEGLI ATLETI A CURARE LA VENDITA
Le Olimpiadi sono finite, le luci si spengono su Rio de Janeiro, ma intanto un’azienda australiana sta già pensando a come dare una seconda vita alla sedia che ha accolto la campionessa nera di ginnastica artistica Simone Biles e al lettino dove sono stati massaggiati i polpacci del campione di nuoto Michael Phelps dopo aver vinto il suo ventitreesimo oro alla fine della staffetta mista.
Venduti in stock, insieme, a tutte le altre suppellettili dei giochi, grazie a un sito di aste online. Insomma, per assicurarsi la sedia di un campione, bisogna comprare l’intero contenier.
A mettere in vendita il materiale è la Rgs Events, azienda di Melbourne, Australia, che poi è la stessa che lo fornisce dal 2000, cioè dalle Olimpiadi di Sidney quando vinse per la prima volta il bando di fornitura.
Grazie ad un accordo con l’americana B-Stock Solutions – azienda che collabora con grandi aziende come Walmart e Amazon proprio per liquidare i materiali rimasti nei magazzini.
Che già dalla settimana scorsa ha avviato le aste online.
Quattordici audizioni che in tre giorni (sono terminate ieri) hanno fatto piazza pulita di ogni materiale contenuto nel 3604 alloggi dove hanno vissuto i 18 mila atleti, accuratamente divisi in 40 diversi container.
A essere venduti sono 1 milione e trecentomila oggetti divisi in lotti.
Tutto, ma proprio tutto è insomma già pronto a sparire. A essere vendute sono infatti le 135 mila sedie usate dagli atleti, ma anche 350 lettini da massaggi, 20 mila letti, 102 mila lampade, 10 mila armadietti, 42 mila tavoli e perfino 2500 cestini della carta straccia: ma anche schermi televisivi, megafoni, ombrelloni, cassaforti, asciugamani, lenzuola, usati esclisavamente durante i 17 giorni dei giochi.
Le offerte sono arrivate da tutto il mondo e chi ha comprato ha fatto dei veri affari: come gli ignoti compratori di un lotto di 4mila sedie bianche vaultato 76 mila dollari che si è accaparrato per appena 5136 dolari (l’offerta più alta dell’asta) il malloppo, di fatto pagando ogni sedia appena 1 dollaro e 28 centesimi.
A fare le offerte sono state soprattutto aziende americane, ma non solo: a registrarsi all’asta c’erano infatti contendenti di 36 paesi, soprattutto responsabili di grandi alberghi, organizzatori di eventi, scuole, e rivenditori di oggetti di seconda mano. Quel che resta di invenduto, sarà donato ad altri eventi sportivi: come i giochiolimpici giovanili di Buenos Aires.
I materiali venduti, invece, saranno consegnati a settembre, subito dopo la fine dei giochi paraolimpici, il 18 settembre.
(da “La Repubblica”)
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