LA SEDE ABUSIVA DI FRATELLI D’ITALIA NELLE CASE CONFISCATE ALLA CAMORRA A GUIDONIA
L’OCCUPAZIONE ABUSIVA PRIMA DELLA LEGA E ORA DEL PARTITO DELLA MELONI: EVVIVA LA SEDICENTE DESTRA DELLA LEGALITA’
Repubblica Roma racconta oggi che c’è stato un deciso salto in avanti per l’appartamento che si trova in via Giotto a Guidonia, confiscato ai clan legati alla camorra e alla Sacra Corona Unita e diventato all’epoca comitato elettorale della Lega per Salvini.
Adesso è una sede ufficiale di Fratelli d’Italia:
Da sede del comitato elettorale della “Lega per Salvini” a sede ufficiale di Fratelli d’Italia. Gli occupanti abusivi di case confiscate dal tribunale di Roma e assegnate al Comune di Guidonia, hanno solo cambiato bandiera ma non location.
Gli appartamenti sono sempre quelli di via Giotto, immobile che nel 2017 il tribunale aveva tolto a personaggi legati alla camorra e alla sacra corona unita, consegnato allo Stato che, a sua volta li aveva destinati a residenza per le forze dell’ordine. La Lega fino a qualche mese fa e da ieri Fratelli d’Italia se ne sono invece impossessati. Occupandoli.
Nell’agosto scorso in quello che viene chiamato il quartiere Pichini svettava una bandiera dell’Italia, l’adesivo col volto di Salvini attaccato sul muro e sul citofono un altro adesivo “Lega Salvini premier”, con scritto sopra a pennarello “Sbaraglia”.
Quando suoniamo il campanello ci viene incontro un uomo seminudo, vestito solo con un paio di slip, che dice di essere «convintamente leghista», che con Repubblica non parla, e che in quell’appartamento ci vive lui quando non ci sono eventi importanti per la Lega. Come l’appuntamento elettorale per le scorse europee.
Poi si disse che era pronto lo sgombero e che «Nascerà il villaggio della legalità a Pichini (questo il nome del quartiere dove sono le case sequestrate nel 2017 alla malavita, ndr) – aveva dichiarato il vicesindaco pentastellato Davide Russo – In questa zona di Guidonia Montecelio hanno messo le mani la camorra dedita all’estorsione, all’usura, al riciclaggio, al reimpiego di denaro e beni di provenienza illecita, al fraudolento trasferimento di beni e valori, con l’aggravante del metodo mafioso».
Ora c’è la Meloni.
(da “NextQuotidiano“)
Leave a Reply