LA SVOLTA BUONA: RENZI DALLO SWATCH DA 50 EURO ALL’OROLOGIO DA 15.000 EURO
IL CRONOGRAFO SFOGGIATO ALLA LEOPOLDA E’ UN AUDERMARS PIGUET RIYAL OAK DEL VALORE DI ALMENO 15.000 EURO…E GIA’ A MARZO AVEVA SFOGGIATO UN ROLEX DAYTONA DA 10.000 EURO
Ha cominciato con uno Swatch da 50 euro, adesso sfoggia un cronografo Audemars Piguet Royal Oak il cui costo parte da almeno 15mila euro.
La parabola di Matteo Renzi, che nel giro di due anni ha scalato tutti i piani dei palazzi che contano, dominando in maniera indiscussa la politica italiana, passa anche da una svolta di stile.
Da una svolta che non è soltanto “buona”, come Palazzo Chigi scrive sulle slide strillate in conferenza stampa.
Ma la “svolta” di stile passa anche da un restyling complessivo dell’armadio.
Sono lontani, insomma, i tempi in cui alla vecchia stazione fiorentina il premier-segretario indossava camicie a righe button down accompagnate da altrettanto classici pantaloni blu.
E il tutto si completava con uno orologio Swatch color viola, che ricordava l’amata Fiorentina, e il cui costo ammontava a soli 50 euro.
Erano tempi in cui il segretario Pd urlava ai quattro venti contro gli sprechi della politica e dalla macchina burocratica.
E chiedeva la rottamazione di vecchi dirigenti della sinistra italiana, come l’ex premier Massimo D’Alema, il quale, a proposito di stile e di abbigliamento, venne beccato con addosso un paio di scarpe inglese artigianali e cucite a mano, il cui valore si aggirava attorno al milione e mezzo di lire.
Ecco, la rottamazione del Renzi della prima ora imponeva un avvicinamento della buona politica alla gente.
Un avvicinamento nelle parole ma anche nei fatti. E in un certo senso vedere un potenziale leader portare un semplice orologio da quaranta euro azzerava la distanza tra lui e i cittadini-elettori.
Ma oggi l’ex sindaco di Firenze è l’inquilino di Palazzo Chigi. E probabilmente “il livello istituzionale degli incontri da presidente del Consiglio impone un cambio del dress-code”.
In realtà , un insider del renzismo ricorda che “il cambio di stile avvenne già nel 2012 quando sfidò Pier Luigi Bersani alle primarie. In quell’occasione — continua la fonte — i consiglieri, soprattutto Giorgio Gori, gli imposero di rinnovare il guardaroba.
E in suo soccorso arrivò lo stilista fiorentino Ermanno Scervino con una serie di abiti sartoriali, adatti al ruolo a cui si candidava”.
Dai vestiti agli orologi il passo è stato breve e obbligato.
Fonti (interessate ?) del Pd vicine al premier raccontano che il Royal Oak sfoggiato alla Leopolda di qualche giorno fa sarebbe addirittura un regalo della delegazione russa che il premier-segretario ha incontrato a Milano lo scorso ottobre.
Un regalo? Sì può darsi, se pensiamo che soltanto Silvio Berlusconi, nella lunga carriera da premier, regalò Piaget semplici di acciaio ai parlamentari, un Frank Muller in oro da 10 mila dollari a George Bush, e una serie di orologi di lusso a Vladimir Putin.
Ma nel caso in questione l’etichetta renziana si è forse trasformata in passione.
Del resto, già in occasione della presentazione del libro di D’Alema, che si è tenuta nella Capitale nel marzo scorso, il premier-segretario sfoggiava un Rolex Daytona da circa dieci mila euro.
Un orologio immortalato dai paparazzi quando in maniche di camicia il capo dell’esecutivo ricevette da D’Alema una maglia della Roma con il 10 di Totti.
Che fosse passata una delegazione russa anche in quella occasione?
Giuseppe Alberto Falci
(da “il Fatto Quotidiano“)
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