L’ARCIVESCOVO DI TUNISI CRITICA LE PROVOCAZIONI DI SALVINI: “LE CONSEGUENZE LE PAGHIAMO NOI”
MONSIGNOR ANTONIAZZI: “SE NON RISPETTIAMO LE PERSONE NEL NOSTRO PAESE PER QUALE MOTIVO DOVREBBERO RISPETTARCI QUI?”… SALVINI METTE A RISCHIO GLI ITALIANI IN TUNISIA
Un provocatore. E non lo dicono i centri sociali ma la chiesa: un invito ai politici a non cedere a provocazioni improvvisate che hanno conseguenze pesanti sulle comunità cristiane all’estero, come quella in Tunisia
È questo, in sintesi, il pensiero di monsignor Ilario Antoniazzi, arcivescovo di Tunisi, in merito alla polemica tra Italia e Tunisia che si è creata dopo la visita di Matteo Salvini al quartiere Pilastro di Bologna.
Il leader della Lega ha citofonato ad una famiglia tunisina chiedendo: ‘Buonasera, signora, suo figlio e’ uno spacciatore?’.
Il vice presidente del Parlamento tunisino Osama Sghaier ha definito questo gesto “un atteggiamento razzista e vergognoso che mina i rapporti tra Italia e Tunisia”. “Paghiamo noi le conseguenze di episodi di questo tipo – ha affermato oggi al Sir monsignor Antoniazzi -. Come Chiesa cattolica siamo molto limitati nell’agire. Qui siamo stranieri. Se non li rispettiamo nel nostro Paese per quale motivo dovrebbero rispettarci qui? Questa è una mentalità che ci fa male”.
Monsignor Antoniazzi, italiano di origine e di passaporto che ha vissuto all’estero dai 14 anni in poi, ammette: “Quando vedo la situazione italiana soffro”. Per questo motivo scoraggia i migranti tunisini a partire verso l’Italia, dove “incontrano più difficoltà rischiano di fare una vita ai margini. Investiamo invece per creare lavoro qui”.
(da Globalist)
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