LE COMICHE: IPOTESI RINVIO DELLA RATA IMU A SETTEMBRE E SOLO PER LA PRIMA CASA
IL GIOCO DELLE TRE TAVOLETTE: I SOLDI PER LA CASSA INTEGRAZIONE LI SI PRENDE INVECE DAI FONDI EUROPEI PER LA FORMAZIONE E DAI CONTRATTI DI PRODUTTIVITA’: SI TAGLIA DA UNA PARTE PER POTER DARE DALL’ALTRA
All’ordine del giorno del Cdm, previsto per le 18, ci sarà anche la sospensione della rata di giugno dell’Imu e il rifinanziamento della Cig in deroga.
Queste ultime misure sono iscritte come “provvedimenti urgenti”.
ll governo, come ha riferito ai giornalisti il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, è orientato infatti a varare un decreto legge ad hoc e pare non intenzionato a seguire la strada dell’emendamento al decreto sui debiti della Pa.
Un decreto da un miliardo di euro.
Tale decreto varrebbe un miliardo: tale è infatti la somma prevista per rifinanziare la cassa integrazione in deroga.
L’Imu, viceversa, tecnicamente non ha bisogno di copertura, visto che si tratta solo di un rinvio a settembre della rata di giugno solo sulla prima casa (due miliardi) e, fino a fine anno, quando è fissato il saldo, ci sarà tempo per rimediare, in funzione della riforma promessa da Enrico Letta.
Il decreto legge che il governo varerà , lascerebbe fuori, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari e di governo, capannoni e fabbricati.
Saranno anticipi di Tesoreria e della Cassa Depositi e Prestiti, garantiti dal Tesoro, a finanziare i Comuni al posto dell’acconto Imu sulla prima casa di giugno che viene rinviato.
Da coprire, per quel che riguarda i soldi dovuti ai Comuni, sono soltanto gli interessi sulle somme anticipate dal Tesoro (e dalla Cdp) che sono, tuttavia, di modesta entità .
La copertura per la Cig, come si apprende da fonti governative, è garantita per metà da risorse che saranno attinte dalla detassazione dei fondi incentivanti dei contratti di produttività e, per l’altra metà , da fondi comunitari ancora disponibili, come già fatto nella legge di stabilità .
In particolare, i fondi saranno disponibili per Puglia, Campania, Calabria e sSicilia, le quattro regioni meridionali che hanno il più elevato numero di ore utilizzate di cig in deroga.
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