LE COMICHE SICILIANE, IL LEGHISTA CALO’: “IO MI DISSOCIO DA TUTTI, NON SONO BERGOZIO”
DEBUTTO ALLA CONSULTA MIGRANTI DELL’UOMO DI SALVINI A PALERMO… AL TAVOLO DI CONFRONTO CAMBIA LA LINEA E SI DISSOCIA
Prove tecniche in Sicilia di una Lega, da nord a sud, alla ricerca del consenso anche attraverso le sfondamento nelle amministrazioni locali.
Dopo la contestata prima riunione del nuovo movimento “Noi con Salvini” a Palermo, in cui era presente anche il leader del Carroccio, ecco la prima uscita ufficiale del nuovo movimento meridionalista, nella Consulta delle Culture del comune di Palermo. Il risultato? Uno scontro di fuoco.
Di certo l’impresa è ardua perchè il terreno dove si tenta l’integrazione non è un consiglio comunale qualsiasi, ma un organo voluto dal sindaco Leoluca Orlando per coadiuvare l’amministrazione nella promozione dell’immigrazione.
A sedere al tavolo con i rappresentanti di razze e culture diverse, ci stanno anche tre consiglieri comunali.
Tra cui Giorgio Calì. Neo attivista della Lega.
Il politico palermitano ha uno spiccata propensione per il cambio di casacca. Eletto con Idv, passato poi al Megafono, ha infine sposato le idee del movimento “Noi con Salvini”.
Un passaggio, questo, piuttosto indigesto per gli altri consiglieri della Consulta, a cui non è bastata la scritta “Sicilia” sulla felpa di Salvini, vederlo mangiare i cannoli o ascoltare le sue scuse qualche giorno fa a Palermo per dimenticare o perdonare le sue frasi di offesa che da anni sfodera verso migranti e meridionali. “Oramai Matteo è cambiato. Ha chiesto scusa” afferma il consigliere Calì.
Ma le rassicurazioni di Cali non bastano a placare gli animi.
L’incontro scontro che si è tenuto lo scorso 17 febbraio in Consulta è la prova che la partita che la Lega si gioca in Sicilia è tutt’altro che facile.
Se da un lato c’è il tentativo di riconquistare quel Sud offeso, dall’altro c’è l’immigrazione, tema caro al partito, che sempre di più sta infuocando le coste siciliane, ma su cui fino ad ora non sembrano esserci state proposte concrete.
E proprio sul tema dell’immigrazione si surriscalda la Consulta.
Perchè Lega e immigrati, come dice il presidente dell’organo amministrativo, il palestinese Adham Darawsha: “Sono due rette che non si incontreranno mai”.
Ma Calì non si perde d’animo.
E se da un lato, al tavolo con i migranti, nega che il movimento di Salvini sia contro i migranti, e si dissocia “da tutto e da tutti, e in particolare da Borghezio” (da cui si dissocia a tal punto da chiamarlo Bergozio), nell’intervista sfodera il credo leghista: “E’ un’invasione quella dei migranti che qui non possono far altro che delinquere. In Sicilia dovrebbero venire solo in vacanza”.
Quale sia la linea è tutta da capire.
(da “Huffingtonpost”)
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