LE DONNE CHE OCCUPANO I BANCHI DEL GOVERNO PER LO STRALCIO AL REVENGE PORN
LA BATTAGLIA CONTRO LA DIFFUSIONE DI IMMAGINE PRIVATE RINVIATA PERCHE’ LEGA E M5S NON TROVANO UN ACCORDO… L’INTERVENTO DELLA PRESTIGIACOMO E L’ALLEANZA TRASVERSALE
La maggioranza gialloverde al Senato non trova un accordo sul revenge porn, ossia la diffusione per vendetta di immagini private, e alla Camera un emendamento di Laura Boldrini (Leu) sul tema viene bocciato per 14 voti.
Scoppia la polemica, con la madre di una ragazza morta suicida per i video intimi diffusi in Rete in lacrime a Palazzo Madama nell’attesa di un provvedimento in memoria di sua figlia, e le parlamentari di Forza Italia e Pd occupano l’aula di Montecitorio, con la sospensione della seduta.
Resoconto di una giornata difficile.
Prima era stato bocciato l’emendamento Boldrini, nonostante la richiesta unitaria dell’opposizione di approvarlo per puntava a inserire nel ddl Codice rosso una nuova tipologia di reato legata al revenge porn: i sì erano arrivati a 218, i no 232.
Poi nel pomeriggio l’intervento durissimo di Stefania Prestigiacomo per Forza Italia: “Oggi stiamo scrivendo una bruttissima pagina di storia parlamentare, abbiamo vissuto in passato momenti esaltanti in quest’aula quando, grazie all’operosità e all’intelligenza innanzitutto delle donne di tutti gli schieramenti ma anche con il supporto dei colleghi, abbiamo saputo rinunciare a primogeniture in nome dell’approvazione di valori che sono oggi pilastri nel nostro ordinamento giuridico. Ricordo il giorno in cui abbiamo approvato la legge che modificava il reato di violenza sessuale da reato contro il costume a reato contro la persona. Tutte le donne parlamentari firmarono quel progetto di legge indipendentemente dai partiti: la prima firma era Finocchiaro, la relatrice della legge, con il consenso di tutti, era Alessandra Mussolini. Oggi invece in nome dell’egoismo e in nome di una ostinazione incomprensibile noi stiamo rinunciando alla possibilità di dare seguito ad atti votati da quest’aula perchè ricordo che nel mese di novembre abbiamo approvato una mozione a prima firma Carfagna che invocava un intervento della maggioranza e del governo su un tema come questo. In questo momento stiamo disattendendo ad un impegno assunto da quest’aula all’unanimità “.
Poco dopo le parlamentari d’opposizione hanno occupato i banchi del governo e la seduta è stata sospesa.
E su Twitter anche Maria Elena Boschi del Pd interviene: “Alla Camera Lega e M5S stanno bocciando tutti gli emendamenti che introducono il revenge porn. Dove è la ministra Bongiorno? Se ha a cuore davvero le donne vittime di violenza, faccia cambiare idea al suo governo”.
Alla fine la conferenza dei capigruppo della Camera ha deciso: il ddl Codice Rosso slitta a martedì 2 aprile.
(da agenzie)
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