LE IMMAGINI SATELLITARI DELLE NAVI CARICATE NEL PORTO CON DESTINAZIONE CRIMEA E LIBANO
COSI’ I LADRONI RUSSI RUBANO 400.000 TONNELLATE DI GRANO UCRAINO… INVECE CHE FARE CHIACCHIERE BLOCCATELE E SEQUESTRATELE: SE NON SI FERMANO, AFFONDATELE
Una serie di nuove foto satellitari pubblicate dalla Cnn mostrano il saccheggio del grano ucraino da parte dei russi.
Le immagini di Maxar Technologies scattate il 19 e il 21 maggio sul porto di Sebastopoli mostrano le navi Matros Pozynich e Matros Koshka attraccate di fianco ad alcuni silos di grano, da cui riversavano il materiale nelle stive.
Secondo il sito di tracciamento navale MarineTraffic.com entrambe le navi hanno nel frattempo lasciato il porto. La Matros Pozynich sta navigando nel Mar Egeo, sostenendo di essere diretta a Beirut. Mentre la Matros Koshka si trova ancora nel Mar Nero e non è possibile ad ora valutare dove sia diretta.
La Cnn specifica che è difficile sapere con certezza se la nave sia stata caricata con grano rubato. Ma la Crimea annessa alla Russia ne produce poco mentre le regioni ucraine di Cherson e Zaporizhzhia sono ricche di culture, soprattutto a nord.
Funzionari ucraini e fonti industriali hanno riferito alla Cnn che le forze russe nelle aree occupate hanno svuotato diversi silos e trasportato il grano a sud.
Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha chiesto di aprire rotte per il trasporto del grano. E ha denunciato il blocco, da parte di Mosca, dei porti ucraini, via principale per l’esportazione di cibo dal Paese. Kuleba chiede al Cremlino la fine del blocco e il ritorno a un export «libero e completo».
Nel frattempo, Kiev sarebbe riuscita a stabilire due «rotte terrestri alternative» con l’obiettivo di «consegnare le esportazioni di cibo e salvare l’Africa e altre regioni dalla carestia», aggiunge il ministro.
Prima della guerra le forniture di grano dalla Russia e dall’Ucraina rappresentavano quasi il 30% del commercio mondiale. Kiev è il quarto esportatore mondiale di mais e il quinto di grano. Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, che aiuta a combattere l’insicurezza alimentare globale, acquista circa la metà del suo grano dall’Ucraina ogni anno. E ha avvertito delle terribili conseguenze se i porti ucraini non verranno aperti.
Le navi hanno una capacità di 30 mila tonnellate e all’inizio di questo mese il ministero della Difesa ucraino ha stimato che circa 400 mila tonnellate sono state rubate e portate fuori dall’Ucraina dall’invasione russa.
Mykola Solsky, ministro ucraino per la politica agraria e l’alimentazione, ha affermato che il grano ucraino viene sistematicamente «inviato in modo organizzato in direzione della Crimea. Si tratta di un grande affare controllato da persone di altissimo livello».
La Comunità dei Capi Economisti del World Economic Forum prevede un aumento dei prezzi del grano di oltre il 40% quest’anno. Inoltre, con i prezzi degli oli vegetali, dei cereali e della carne che raggiungeranno «livelli mai così alti», la guerra in Ucraina «metterà a dura prova la fame nel mondo. Si prevede una crisi legata al costo della vita», si legge in una nota.
(da agenzie)
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