LE PAPI-GIRL PRONTE ALLA CAMPAGNA D’AUTUNNO: MESSAGGI IN CODICE PRIMA CHE SI APRA LA STAGIONE DEI PROCESSI
IL 3 OTTOBRE RIPARTE IL PROCESSO RUBY E BARBARA FAGGIOLI SI LAMENTA: “LA TV NON MI VUOLE PIU’, NON VEDO L’ORA DI ANDARE IN TRIBUNALE A RACCONTARE LA VERITA”… E SCATTA L’ALLARME ROSSO
Il 3 ottobre si avvicina.
Lunedì nero per il circolo Pickwick di Arcore: riparte il processo Ruby e inizia, con l’udienza preliminare, quello contro Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti.
Come si dice, le conseguenze del caso.
Che l’autunno sarà caldo è piuttosto evidente da un’intervistucola che Barbara Faggioli rilascia a Diva e Donna.
Il titolo è eloquente: “Silvio, perchè la tv non mi vuole più?”.
Accorato appello, ultima fermata prima di essere costretta a dar retta a Pier Luigi Celli che ieri invitava i ragazzi “a cercar lavoro nei ristoranti”.
Barbara confida con un certo strazio che dopo lo “tsunami” giudiziario lei è diventata trasparente.
Non solo non la cercano più, ma nemmeno le rispondono al telefono o alle e-mail. La colpa naturalmente è dello scandalo Ruby.
Anche di questo “la preferita di Silvio” parla nell’intervista.
E spiega (attenzione alla sequenza logica): “Nessuno lo dice ma il mio nome è diventato impronunciabile: nell’immaginario collettivo faccio parte dello scandalo Ruby. Ho partecipato alle cene ad Arcore, ma non ho fatto nulla di male, per giunta non sono nemmeno indagata. Non mi stancherò di ripeterlo e non vedo l’ora che mi chiamino in tribunale per urlare la mia verità . La cosa più assurda è che addirittura a Mediaset sembra proprio che abbia le porte chiuse. E a me fa star male che a nessuno tutto questo interessi”.
Nessuno chi? Il premier, naturalmente.
Che già paga la retta della sua università (studia giurisprudenza: un avvocato in più a B. può sempre far comodo).
Ma sarà bene che s’interessi davvero della sua preferita perchè la frase “non vedo l’ora di andare in tribunale a urlare la mia verità ” può essere letta in diversi modi.
Alcuni dei quali hanno un’eco sinistra per il presidente del Consiglio più perseguitato degli ultimi 150 anni.
Spiega la fanciulla che al premier lei non vuole chiedere raccomandazioni, ma solo consigli, “e non m’interessa cosa fanno altre persone che gli stanno intorno”.
Di soldi non si parla, anche se resta vero l’eterno pecunia non olet.
Perchè in una telefonata del settembre 2010, all’indomani di un ricevimento arcoriano, diceva all’amica Nicole Minetti: “Son stata un po’ cogliona perchè non ho beccato nulla”.
E in un’altra telefonata intercettata dalla procura di Milano si lamentava con Emilio Fede di non essere stata convocata a una cena: “Se mi vuole vedere mi chiama lui. Emilio, io non è che posso stare dietro… se poi preferisce una massa di deficienti che ballano come delle mongoloidi… Sinceramente mi fa male, capito? Io che gli voglio bene, a me questa cosa mi fa male”.
Insomma, vabbè che le fanciulle del bunga bunga sono 33 e tener dietro a tutte deve essere un lavoro a tempo pieno, ma questa dimenticanza alla Faggioli non va giù.
E la sua verità è lì che sta per essere urlata: forse un posticino nei palinsesti Mediaset Piersilvio lo può ancora scovare.
Del resto, come in un sms del gennaio scorso le ricordava l’amica Nicole, “quando lui si cagherà addosso per Ruby, chiamerà e si ricorderà di noi.. adesso fa finta di non ricevere chiamate”.
E che succede agli altri amici del bunga bunga mentre si allontanano le spiagge di Ibiza e della Costa Smeralda?
Nicole Minetti si fa fotografare con Bobo Vieri e la Faggioli a Formentera, Emilio Fede non c’è verso di schiodarlo dal Tg4, Lele Mora resta in cella (il rancio non dev’essere dei migliori, pare sia dimagrito di 14 chili).
Le Olgettine naturalmente non hanno perso i privilegi abitativi, sono sempre lì, capeggiate da Maristelle Polanco.
Tre di loro hanno recentemente pensato di costruirsi un futuro, investendo nell’istruzione.
Si sono presentate al Cepu Iris Berardi (19 anni, forlivese di origine brasiliana) e Arisleida “Aris” Espinosa (22 anni, dominicana), per seguire un corso biennale per il diploma di scuola media superiore. Ioana Visan (26 anni, romena) ha chiesto invece di essere iscritta alla facoltà di Giurisprudenza. Scrive Vanity Fair che per “qualsiasi necessità hanno indicato al Cepu di rivolgersi al ragionier Giuseppe Spinelli, l’economo di Silvio Berlusconi.
Ma non sarà lui a pagare le rette per le ragazze (21.600 euro all’anno per Ioana, 21.300 per Iris e Aris): i corsi sarebbero stati offerti direttamente da Francesco Polidori, patron del Cepu e grande sostenitore del premier”. Intanto le Papi girls aspettano che le signore della giustizia (la Boccassini e le tre giudici del collegio) le convochino per raccontare quanto eleganti erano le cene ad Arcore.
Momento favorevole per mettere a frutto le cortesie e le grandi dimostrazioni d’affetto verso il premier.
Alcune sono in doppia attesa: del processo e di un bambino.
È una specie di conversione di massa, capitanata da Ruby Rubacuori, apparsa in una foto di Chi con il pancino e il fidanzato a fianco.
Lei è la capofila delle capitalizzatrici finali: “Il mio caso è quello che spaventa tutti… Io ho parlato con Silvio e gli ho detto che ne voglio uscire con qualcosa: 5 milioni. Cinque milioni a confronto del macchiamento del mio nome”.
Così soavemente spiegava in un’ormai celebre intercettazione.
Ma Ruby non è l’unica futura mamma di questa storia: è in dolce attesa anche Eleonora De Vivo, del duo “deve solo sganciare” (riferito al munifico Silvio B).
In una telefonata del 25 settembre 2010 Imma dice alla gemellina Eleonora: “L’ho visto un po’ ingrassato, imbruttito, l’anno scorso era più in forma. Adesso sta più di là che di qua. È diventato pure brutto. Deve solo sganciare. Speriamo che sia più generoso. Io non gli regalo un c…”.
Tanto per capirci, le due sorelline venivano così definite dalla danzatrice del ventre Maria Makdoum in un verbale allegato agli atti: “Le De Vivo erano in mutande e reggiseno. Il presidente le toccava e loro lo toccavano nelle parti intime. E si avvicinarono anche a Emilio Fede che le toccava il seno e altre parti intime”.
Il galateo di Arcore, in attesa di verità .
L’estate sta finendo, l’economia crolla e pure Papi Silvio non si sente troppo bene.
Ma ha ancora un mesetto per esercitarsi in quella che secondo il ministro Gelmini è la sua attività preferita: “Fare beneficenza”.
Silvia Truzzi
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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