LE REGOLE DELLE SARDINE PER GLI ORGANIZZATORI LOCALI
SONO GIA’ 150 I REFERENTI LOCALI CHE SI RIUNIRANNO IL 15 MATTINA A ROMA
Ci sono dieci regole alle quali i vertici delle Sardine dovranno aderire quando si ritroveranno nel Sardina day sabato 14 dicembre a Roma, dove Mattia Santori ha chiamato a raccolta tutte le sardine di Italia.
È arrivata oggi la conferma da uno degli organizzatori che i 10 valori, già diffusi nei giorni precedenti in maniera informale tra i vari referenti locali e pubblicati a vario titolo sui gruppi delle sardine, sono ufficiali e saranno il decalogo, la guida per tutte le sardine
I numeri, intanto, si fanno incredibili, gli organizzatori si aspettano di riempire la piazza simbolo della sinistra con 100.000 persone, rigorosamente senza bandiere. Ma il 14 dicembre, «la rivoluzione ittica» diventerà un evento di portata mondiale.
Le sardine scenderanno in strada anche a San Francisco, Boston, New york, Londra, Helsinki, Stoccolma, Copenhagen, Francoforte, Dresda, Zurigo, Varsavia, Bordeaux, Grenoble, Parigi, Dublino, Amsterdam, Vienna, Berlino, Edimburgo, Lisbona, Berna, Bruxelles, Madrid.
Il giorno dopo, il movimento concepito per fermare l’avanzata sovranista proverà a darsi una linea, «3 o 5 punti programmatici» per dare concretezza a questa ondata di civismo.
Appuntamento il 15 dicembre, dalle 9 alle 13. Saranno 150 i referenti delle sardine che si riuniranno per darsi un’organizzazione, un’omogeneità di intenti. «Saremo a 20 minuti a piedi da Termini».
Il luogo dell’incontro sarà segreto fino alla sera del sabato, ma sappiamo che è nel centro di Roma. Pranzo tutti insieme e poi si torna a casa:
«L’idea è che gli organizzatori locali portino avanti nei propri territori i valori e il programma che decideremo — ha detto Santori a Open
Fonti interne ci dicono che la discussione si focalizzerà sull’elaborazione di proposte in materia di diritti civili, integrazione, lavoro, giovani e ambiente.
Ma adesso sono ufficiali quelli che sono i valori che le sardine di tutta Italia dovranno portare nei territori locali. La «Mappa dei valori» è stata inviata su Whatsapp agli organizzatori locali.
Ecco i 10 comandamenti delle 6.000 sardine:
I numeri valgono più della propaganda e delle fake news;
È possibile cambiare l’inerzia di una retorica populista. Come? Utilizzando arte, bellezza, non violenza, creatività e ascolto;
La testa viene prima della pancia, o meglio, le emozioni vanno allineate al pensiero critico
Le persone vengono prima degli account social. Perchè? Perchè sappiamo di essere persone reali, con facoltà di pensiero e azione. La piazza è parte del mondo reale ed è lì che vogliamo tornare;
Protagonista è la piazza, non gli organizzatori. Crediamo nella partecipazione;
Nessuna bandiera, nessun insulto, nessuna violenza. Siamo inclusivi;
Non siamo soli, ma parte di relazioni umane;
Siamo vulnerabili e accettiamo la commozione nello spettro delle emozioni possibili, nonchè necessarie. Siamo empatici;
Le azioni mosse da interessi sono rispettabili, quelle fondate su gratuità e generosità degne di ammirazione. Riconoscere negli occhi degli altri, in una piazza, i propri valori, è un fatto intimo ma rivoluzionario;
Se cambio io, non per questo cambia il mondo, ma qualcosa comincia a cambiare. Occorrono speranza e coraggio
(da Open)
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