I NUMERI FANTASIOSI CON CUI IL M5S DICE CHE IL REDDITO DI CITTADINANZA ABBIA ABOLITO LA POVERTA’
IL CALO DEL 60% DEL TASSO DI POVERTA’ NON ESISTE NEI DATI INPS
Numeri fantasiosi, al limite della propaganda, e dove trovarli. Qualche giorno fa il Movimento 5 Stelle ha esultato sui social facendo tirare un sospiro di sollievo a molti italiani: il reddito di cittadinanza sta funzionando e a dirlo sono i dati dell’Inps.
E si parla di cifre citate dal presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, Pasquale Tridico, che ha parlato di un calo del 60% del tasso di povertà .
Un numero elevatissimo che giustificherebbe anche quel pugno alzato verso il cielo di Palazzo Chigi (scena reale di un inizio autunno 2018). Ma l’abolizione povertà non è così come viene raccontata.
A svelare l’inesistenza di quel numero così consistente è stato il giornalista de Il Foglio Luciano Capone che ha scartabellato tra i rapporti dell’Inps facendo un’amara sorpresa. Quel -60% non esiste. Da nessuna parte.
Numeri straordinari, dunque. Ma c’è stata davvero l’abolizione povertà in Italia? Quei numeri sono reali?
Sta di fatto che il Movimento 5 Stelle ha deciso di prenderli per buoni così come sono, senza verificare a fondo la realtà e postando sui social immagini trionfanti in cui si parla degli effetti del reddito di cittadinanza dopo i suoi primi sei mesi di esistenza.
Combattere è già un primo passo, ma la battaglia deve mostrare numeri reali.
Luciano Capone, con un lungo thread su Twitter e con un articolo pubblicato su Il Foglio, ha spiegato bene perchè i conti non tornino da nessuna parte.
Nessun documenti ufficiale dell’Inps, infatti, riporta quel dato che darebbe adito all’abolizione della povertà .
Un lavoro di verifica che Luciano Capone ha fatto, confermando come quei dati siano inesatti, inesistenti o comunque molto fantasiosi.
Stime approssimative che parlano per valore assoluto, senza tenere conto di chi, come e quando abbia percepito il reddito di cittadinanza negli ultimi mesi.
Insomma, si parla di platea (quindi plausibile o possibile) senza alcun altro dato reale e tangibile.
L’abolizione povertà è, dunque, lontana dall’avvenire. Nonostante parole del presidente Inps che ha fatto il tifo per il reddito di cittadinanza.
Quel dato, -60%, non è reale.
(da agenzie)
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