LE ULTIME ORE DEL MACELLAIO DI TRIPOLI: GLI SONO RIMASTI SOLO I MERCENARI CHE SPARANO SU DONNE E BAMBINI
IL CUORE DEL POPOLO LIBICO E’ PIU’ FORTE DEL GENOCIDIO ORDINATO DAL COMPAGNO DI MERENDE DI SILVIO…. NON BASTANO MIGLIAIA DI MORTI PER FERMARE LA RIVOLUZIONE POPOLARE IN NOME DELLA LIBERTA’….TRIPOLI IN FIAMME, IL FOLLE NEL BUNKER
Tripoli è alla battaglia finale.
Dopo i sanguinosi combattimenti della notte a Misurata, infatti, sono in corso scontri a fuoco in varie aree della capitale libica, con le forze di Gheddafi che hanno sparato sui manifestanti.
Ci sono morti e feriti, anche se la tv di Stato lo nega.
Intanto l’aeroporto internazionale di Mitiga, a Tripoli è caduto nelle mani dei manifestanti.
Secondo la tv araba Al Jazeera i militari che sono presenti al suo interno hanno aderito alla rivolta contro Muammar Gheddafi.
Secondo il presidente della Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) Foad Aodi, anche uno dei figli di Gheddafi sarebbe passato dalla parte degli insorti.
Sarebbero circa 50mila i manifestanti che dal quartiere periferico di Tajura si stanno dirigendo verso il centro di Tripoli.
Lo riferiscono testimoni citati dalla tv satellitare Al-Arabiya.
Intanto nella Piazza Verde della capitale libica qualche migliaio di persone sta manifestando in sostegno al regime di Muammar Gheddafi.
La manifestazione dei sostenitori di Gheddafi è seguita in diretta dalla tv di stato libica.
«Abbiamo un piano per far cadere Tripoli – ha detto al Wall Street Journal Tareq Saad Hussein, uno dei sette colonnelli che a Bengasi hanno preso il comando della rivolta, conquistando la seconda città del Paese – non ci fermeremo fino a quando non avremo liberato tutto il Paese».
Secondo l’emittente araba Al Jazeera gli insorti libici si sarebbero di nuovo assicurati il controllo di al Zawia a ovest di Tripoli sulla costa.
Voci riferiscono di nuove dimissioni nello staff del dittatore e di alcuni figli del Colonnello già all’estero.
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